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Economia

Non decolla la stagione dei saldi: "Nei negozi afflusso in calo anche del 60%"

Pesano le incertezze legate alla pandemia e le tante persone in quarantena

Dopo i risultati incoraggianti della stagione natalizia, trainata anche dall'andamento soddisfacente dei Mercatini di Natale, torna a soffrire il settore del commercio al dettaglio. Un bilancio che Confesercenti Trentino definisce "misero" nelle prime settimane di saldi. Pesano, ovviamente, le incertezze legate all'andamento della pandemia e il gran numero di persone chiuse in casa per via di isolamenti e quarantene.

In attesa di stilare un vero e proprio bilancio dei saldi invernali, sono le stime dei negozianti a far scattare l'allarme. "Rispetto allo scorso anno abbiamo perso in media tra il 50 e il 52% di afflusso, con punte anche del 60%" dice Aldi Cekrezi, direttore di Confesercenti Trentino. Un dato che pesa proprio perché, come conferma Cekrezi, "con i saldi speravamo in una completa ripresa dopo una prima ripartenza sotto Natale, ma invece i dati che abbiamo sono molto negativi".

"Con i saldi invernali i commercianti non riusciranno a recuperare i mancati incassi di un periodo nero che va avanti da due anni - commenta Ivan Baratella, presidente dei commercianti del Trentino - questo nonostante un forte sforzo promozionale. A soffrire sono soprattutto l’abbigliamento, calzature accessori. Registriamo un dimezzamento delle presenze e fatturati in calo sia nei negozi dei centri storici che nei centri commerciali".

Baratella lancia l’allarme anche sul nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 1° febbraio 2022. “Le disposizioni freneranno ulteriormente gli accessi nel settore del commercio al dettaglio. Siamo in una situazione di grande confusione e incomprensione dei vari regolamenti in vigore, ogni giorno ci contattano clienti per sapere se possono recarsi presso le diverse attività. Per l'ennesima volta le imprese si trovano a dover gestire una ulteriore incombenza, ovvero la lettura del green pass. E se pensiamo ad attività come edicole, tabacchini, dove l'acquisto è molto veloce, si perde più tempo a leggere il qr code che a fare gli acquisti".

Resiste, ed anzi fa segnare un trend in crescita, l'e-commerce. Nelle vendite online l'incremento è anche del 70%: "È chiaro che è in corso una trasformazione digitale e che le aziende dovranno lanciarsi anche sul mercato on line" prosegue Baratella. "Bisogna però essere coscienti che, come in ogni altro settore, non ci si può improvvisare e per competere con i big dell’e-commerce, serve preparazione. Credo che off line e on line possano tranquillamente convivere e l'invito è quello di mantenere gli acquisti anche presso i negozi fisici del nostro territorio" conclude il presidente dei commercianti del Trentino.

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