Partito il conto alla rovescia per il 18esimo Festival dell’Economia
Presentata ufficialmente la kermesse in programma dal 25 al 28 maggio, con Trento che diventerà “caput mundi”
La diciottesima edizione del Festival dell’Economia di Trento, in programma dal 25 al 28 maggio, ha tolto ufficialmente i veli, con la presentazione svoltasi quest’oggi, lunedì 3 aprile, al Mudec di Milano.
“Il futuro del futuro. Le sfide di un mondo nuovo”, questo il titolo della kermesse dello scoiattolo, con un chiaro riferimento all’animale simbolo dell’appuntamento. E queste, invece, le parole del presidente della Provincia Maurizio Fugatti: “Per noi è un momento importante poter presentare la 18esima edizione del Festival dell’Economia. Nella parte organizzativa vediamo che la mole di appuntamenti fanno in pratica guadagnare un giorno all'evento, i nomi che arriveranno a Trento sono importantissimi, sia nel Festival che nel cosiddetto ‘Fuorifestival’”.
Un festival che guarderà anche e soprattutto ai giovani, come ha sottolineato l’assessore alla cultura del comune di Trento Elisabetta Bozzarelli e come ha ribadito l’amministratore delegato di 24 Ore Eventi Federico Silvestri: “Avremo protagonisti del mondo del cinema, della cultura, dello spettacolo, ma anche influencer e content creator. Tante iniziative anche per le scuole che ci verranno a trovare e con Radio 24 anche una radio per i ragazzi. E, a proposito di giovani, in piazza Fiera ci sarà un Monopoli gigante per i ragazzi”.
Trento si prepara ad essere, parafrasando le parole del direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, una caput mundi dell’economia con, tra gli altri, 6 premi Nobel (tra cui il ritorno di Muhammad Yunus, ndr), 19 ministri, nomi del panorama internazionale, volti di spicco dell’economia reale e della politica, tra cui Romano Prodi e Giulio Tremonti. E tra gli ospiti anche l’ex sindaco di New York Bill De Blasio e Samantha Cristoforetti.
Un pieno di eventi (saranno circa 200), ai quali sta lavorando intensamente la macchina organizzativa, per arrivare al taglio del nastro nel migliore dei modi, pronti a festeggiare la “maturità” di un festival capace di avere sempre una sguardo sul domani, fornendo spunti di riflessione sul presente.
