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Economia

Famiglie e crisi, scarse risorse economiche per il 28%

Sul 100% degli intervistati del 2008, cui è stato chiesto come consideravano le loro risorse economiche rispetto all'anno precedente, il 28% le ha dichiarate "scarse" (l'anno prima l'aveva fatto il 25,7%)

La situazione economica delle famiglie trentine è in leggero peggioramento. Il dato è contenuto in "Conoscere il Trentino", la nuova pubblicazione realizzata dal Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento. E consultabile qui.

I dati, in questo caso, si riferiscono al 2008, anno in cui scoppiò la crisi dei mutui americani, la cui coda è arrivata in Italia e in Trentino più avanti. E' perciò probabile che i dati siano suscettibili di qualche cambiamento (verosimilmente in negativo).
 
Sul 100% degli intervistati del 2008, cui è stato chiesto come consideravano le loro risorse economiche  famigliari rispetto all'anno precedente, il 4,2% ha detto "insufficiente" (nel 2007 il tasso si era fermato al 2,7%). Il 28% le ha dichiarate "scarse" (l'anno prima l'aveva fatto il 25,7%).
 
La maggioranza, il 67,8%, - seppur in diminuzione rispetto al 2007 - aveva invece risposto "ottime e adeguate". Quanto alla situazione economica generale, il 48,3% del campione aveva risposto che era "un po' peggiorata".
 
Matrimoni
In Trentino ci si sposa sempre più tardi, l'età media è di 32,3 anni (nel 2000 era 29,4). Nel 2009 le unioni civili (49% del totale) hanno quasi superato quelle religiose (51%). Il confronto sulla lunga distanza è significativo: nel 1980  ci furono 2269 matrimoni religiosi e 321 civili; nel 2009, invece, ci sono stati 813 matrimoni in sede civile e 845 con rito religioso. Anche i divorzi sono aumentati a dismisura: 59 nel 1980, 450 nel 2009.
 
Pensioni
Nel 2009 sono state erogate 133mila e 825 pensioni, con un importo medio di 761,66 euro. Le pensioni più sostanziose sono quelle di anzianità (35.929 in tutto, per una cifra media mensile di 1.366,11 euro) e i prepensionamenti (1313,67 euro, ne sono stati erogati 1856). Quelle più numerose sono quelle per vecchiaia (49.112 con un importo medio di 544 euro) e quelle di reversibilità per vedovi e vedove (26.380, con un importo medio di 513 euro).
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