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Economia

Bonus di 100 euro in busta paga: chi ne avrà diritto nel 2022 (e chi no)

Nulla cambia per chi ha un reddito fino a 15mila euro, ma sopra a questa soglia ci saranno dei paletti

Il bonus di 100 euro in busta paga cambia con la riforma dell'Irpef. Il beneficio, definito nella legge di bilancio "trattamento integrativo", continuerà ad essere erogato come prima solo a coloro che hanno un reddito fino a 15mila euro, mentre viene riconosciuto anche a chi ha un reddito complessivo compreso tra 15mila e 28mila euro ma solo in presenza di determinate condizioni. Nel testo della manovra viene specificato che per aver diritto al trattamento integrativo la somma di determinate detrazioni deve infatti essere "di ammontare superiore all'imposta lorda". 

Quali sono le detrazioni di cui si parla nella legge di bilancio? Le elenchiamo di seguito:

  • per carichi di famiglia;
  • per redditi da lavoro dipendente, assimilati e da pensione;
  • mutui agrari e immobiliari per acquisto della prima casa limitatamente agli oneri sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2021;
  • detrazioni per erogazioni liberali, per spese sanitarie nei limiti previsti dall'articolo 15 del TUIR;
  • per le rate per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici e da altre disposizioni normative, per spese sostenute fino al 31 dicembre 2021;

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Chi avrà diritto al bonus di 100 euro nel 2022

Per ottenere il bonus il totale di queste detrazioni deve dunque essere superiore all'imposta lorda, come viene sottolineato anche in una relazione del Parlamento. Nel caso in cui ricorra questa condizione il trattamento integrativo è riconosciuto per un ammontare, comunque non superiore a 1.200 euro, "determinato in misura pari alla differenza tra la somma delle detrazioni sopraelencate e l'imposta lorda". Rispetto al passato dunque nulla cambia per chi ha un reddito fino a 15mila euro, ma qualcosa potrebbe invece cambiare se si supera questa soglia. In tal caso il bonus potrebbe essere meno consistente e verrà calcolato come differenza tra detrazioni e Irpef lorda.

Va detto che questi contribuenti beneficeranno in ogni caso del taglio delle aliquote Irpef e nella fattispecie dell'abbassamento di due punti dell'aliquota del 27%. Inoltre solo per il 2022 è previsto uno sconto sui contributi dello 0,8% per chi ha una retribuzione imponibile non superiore a 2.692 euro. In che modo l'insieme di queste misure andranno a incidere sulla busta paga del singolo contribuente è difficile da dire con certezza. Dipenderà ovviamente da caso per caso. La nuova riforma dovrebbe debuttare a marzo. 

Fonte: Today

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