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Sale giochi non rispettano la legge: oltre 26mila euro di multa e rimozioni

Gli agenti della polizia locale avevano avvisato tutti gli esercenti prima della scadenza

A Trento sono tre le sale giochi che, a distanza di un paio di settimane dall'entrata in vigore della legge provinciale sul gioco d'azzardo, non hanno rispettato quanto previsto. Il termine fissato per provvedere alla rimozione di apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro (slot machine) e di sistemi da gioco Video Lottery Terminals (Vlt) per gli esercizi dedicati (sale da gioco e sale scommesse) ricadenti entro il raggio di 300 metri da luoghi sensibili, come scuole, case di cura, centri anziani o giovanili o luoghi di culto, è scaduto l’11 agosto. Le prime irregolarità, però sono stati contestate nelle Giudicarie, appena dopo l'entrata in vigore della legge provinciale.

Gli agenti della polizia Locale, inoltre, nei giorni precedenti l’entrata in vigore del provvedimento legislativo avevano contattato i gestori degli impianti interessati (circa una trentina) al fine di ricordare l’imminente scadenza della fase di deroga. Dopo la scadenza sono iniziate le verifiche nei luoghi dove i titolari erano stati preavvisati. A un aggiornamento del 25 agosto, dopo quattordici giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, sono stati contestati tre casi di violazione degli obblighi.

Dopo 7 anni le sale da gioco verranno allontanate dai luoghi sensibili

Per gli illeciti accertati è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria di 1.667 euro oltre a un provvedimento di rimozione forzato delle apparecchiature. La contestazione viene applicata per ogni apparecchio in funzione all’interno dell’esercizio. Questo significa che l’attività di accertamento degli agenti ha visto sanzioni pari a oltre 26 mila e 600 euro.

Le irregolarità sono state rilevate in tre sale gioco: in una erano in funzione 12 apparecchi, in una seconda 3 e in una terza un solo apparecchio. Gli apparecchi sono stati rimossi, visto quanto disposto con apposito atto emanato dall’Amministrazione comunale. Nelle altre attività gli apparecchi erano stati accatastati in attesa della loro rimozione, mentre alcune sale gioco erano chiuse nel rispetto di quanto previsto dalla norma provinciale.

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