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Il caso

La decisione è presa: Fugatti torna sotto scorta

Dopo il proiettile e le minacce

Nel 2021, la questione dei grandi carnivori (e le minacce ricevute) aveva portato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ad aver assegnata una scorta. Non si sa – anche se visto il periodo storico è presumibile – se la questione della gestione di lupi e soprattutto orsi abbia portato alla missiva con proiettile e minacce intercettata martedì e indirizzata a Fugatti; quel che è certo è che il presidente della Provincia è tornato sotto scorta.

La decisione è stata presa, come riporta L’Adige, dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal commissario del governo Filippo Santarelli. Amareggiato, ma non preoccupato: sarebbe questo l’umore del presidente Fugatti a seguito della decisione di essere messo sotto scorta.

Intanto, l’eco del proiettile in busta indirizzato a Fugatti ha portato a una nuova battaglia legate che, questa volta, vede contrapposto il vicepresidente del consiglio regionale Roberto Paccher e il Partito Animalista Europeo. Paccher aveva definito questo gesto "un atto grave, intimidatorio e un gesto ignobile sulla falsariga della manifestazione degli animalisti a Sabbionara di Avio", il paese di Fugatti.

Il Partito Animalista Europeo ha così deciso di querelare Paccher per diffamazione aggravata: “L’unica manifestazione organizzata ad Avio, nel paese di Fugatti, ed esattamente in data 30 aprile c.a. è stata autorizzata dalla Questura di Trento (ex art.18 TULPS) senza prescrizioni e si è svolta nel pieno rispetto delle regole con modi civili e di buon senso. Il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher ha associato deliberatamente il fatto delittuoso della minaccia grave rappresentato dalla lettera minatoria anonima corredata da un proiettile di pistola alla legittima manifestazione, regolarmente preannunciata e svolta nel rispetto delle leggi, per l'esercizio del diritto di libera manifestazione del pensiero assistita da garanzia costituzionale. Per questo motivo abbiamo querelato Paccher per il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa alla Procura di Trento” ha spiegato il presidente Stefano Fuccelli.

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