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Lunedì, 29 Aprile 2024
La versione dei fatti

"L'orso M90 ha seguito gli escursionisti per 700 metri"

Lo ha dichiarato in una nota la Provincia, spiegando quanto accaduto lo scorso 28 gennaio. L'avvicinamento alla coppia è durato una decina di minuti: questo ha portato al suo abbattimento. Intanto è arrivato un esposto alla Procura sul caso

L’orso M90 è morto, ma di lui si continua a parlare. Soprattutto, si parla dell’incontro del 28 gennaio nei boschi di Mezzana, di fatto la “goccia che ha fatto traboccare il vaso” e che ha portato alla sua uccisione.

La Provincia ha diramato una comunicazione ufficiale in merito, riportata sul portale dei Grandi Carnivori: “L’orso si è reso protagonista di un avvicinamento volontario a una coppia di giovani escursionisti, che ha seguito per circa 700 metri e per 10 minuti. A seguito di tale evento, che si aggiunge ad altri precedenti (ripetuti ingressi in centri abitati e altri casi in cui ha seguito intenzionalmente persone, nonostante diverse azioni di dissuasione), l’amministrazione provinciale ha ritenuto necessaria la rimozione dell’orso per motivi di sicurezza pubblica ed ha quindi chiesto ad Ispra il parere relativo alla rimozione dell’animale”.

“M90? Se li avesse inseguiti, li avrebbe raggiunti”

Una vicenda infinita

Ciò che è successo successivamente è cosa nota: l’uccisione dell’animale il 6 febbraio e la grande manifestazione avvenuta nei giorni scorsi. Il caso, però, appare tutt’altro che concluso.

Infatti, è delle scorse ore la decisione del Partito Animalista Italiano di presentare un esposto alla Procura di Trento ritenendo l’abbattimento illegale. Dopo aver presentato l’esposto, il partito ha commentato così: “Con l’apertura di un procedimento vogliamo giustizia per M90 e che i responsabili paghino. Non avremmo indietro M90, ma dobbiamo dargli giustizia”.

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