Effetto orsa sul turismo: "Non si può sapere"

Si rischia di parlare di “effetto orsa” come volano negativo per il turismo a Trento? “Chi può dirlo se ci sarà” chiosa l’assessore alla cultura e al turismo del comune di Trento Elisabetta Bozzarelli. Se da un lato la proposta culturale e di eventi della città per i mesi a venire è ricchissima (basti pensare a Festival dell’Economia e Festival dello Sport, giusto per fare due esempi, ma la lista è davvero lunga), è anche vero che la vicenda dell’attacco mortale al 26enne Andrea Papi e tutto quello che ha riguardato il capitolo orsi da inizio aprile ad oggi qualche dubbio possono suscitarlo.

Se sul web in molti hanno deciso di rendere noto il fatto che non verranno in Trentino per le vacanze, alcuni per timore altri come segno di protesta per l’azione della Provincia rispetto alla questione plantigradi, senza dimenticare anche esempi di chi ha usato il tema orsi come promozione turistica verso altri lidi, è vero che bisognerà vedere, numeri alla mano, l’effetto di queste parole. Ovvero, prenotazioni in alberghi e presenze agli eventi.

La situazione in città sotto questo aspetto per il momento appare tranquilla. Anzi, è l’assessore Bozzarelli, rispondendo a Trentotoday, a dare una chiave di lettura particolare sulla vicenda: “Sembra interessante vedere come tutto ciò stia accadendo in linea temporale con un altro dei nostri appuntamenti principali, il Trento Film Festival, realtà dalla forte valenza turistica, in cui ci sono spunti interessanti per ragionare sulla sostenibilità e sulla convivenza tra uomo e natura”.

Insomma, anche in appuntamenti come questi, da vivere in prima persona, è possibile trarre una chiave di lettura dell’attualità. Anche perché, come sottolinea l’assessore: “A volte è meglio approfondire un tema piuttosto che basarsi su tweet e post”, sottolineando un “mala comunicazione” sul tema e sulla vicenda dei plantigradi.