rotate-mobile
Animali e politica

Fugatti a Pontida parla di orsi: "La vita di un uomo vale di più"

Il governatore ha portato il tema dei grandi carnivori sul palco del raduno della Lega dopo i recenti casi di F36, su cui pende ancora l'ordinanza di cattura, e di Dimaro. La Provincia sta monitorando i movimenti dell'animale, in attesa di conoscere la sua identità

“La vita di un uomo non vale quanto quella di un animale. Sulla questione dei grandi carnivori non torniamo indietro”. A dirlo è stato il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti dal palco di Pontida, in provincia di Bergamo, in occasione della festa della Lega.

Fugatti era presente assieme agli altri governatori del Carroccio Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) e Luca Zaia (Veneto). Dal palco leghista, il presidente della Provincia sul tema dei grandi carnivori ha ribadito la linea sin qui tenuta, come aveva avuto modo di rimarcare, durante la presentazione del suo libro, anche a Vittorio Sgarbi. Il tutto poche ore dopo i fatti dell’orso di Dimaro.

A Trento sfila il popolo animalista: in migliaia per difendere orsi e lupi

La paura non cala

La notizia degli ultimi giorni è senza ombra di dubbio la cattura e la radiocollarizzazione di un giovane esemplare maschio di orso in quel di Dimaro, con la cittadina della Val di Sole al centro di una serie di avvistamenti dell’animale. Non si può dire se quello trovato dal corpo forestale e quello avvistato in paese siano lo stesso esemplare; intanto sono in corso i test di laboratorio per dare un’identità all’animale.

Ma, anche alla luce delle considerazioni del sindaco di Dimaro Andrea Lazzaroni, la situazione desta ancora preoccupazione nella cittadina solandra. Come ha spiegato la Provincia, l’animale verrà monitorato e saranno tenuti sotto controllo i suoi movimenti. Nel frattempo, c’è un altro plantigrado particolarmente attenzionato e sul quale pende un ordine di cattura: F36.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fugatti a Pontida parla di orsi: "La vita di un uomo vale di più"

TrentoToday è in caricamento