Avvistato il presunto autore delle minacce a Fugatti
Inquadrato dalle telecamere con la bomboletta spray, si sta facendo luce sui suoi movimenti
Si stringe sempre di più il cerchio intorno alla persona che ha realizzato la scritta “Uccidi Fugatti – No Tav” sulle strisce pedonali di Povo, corredando il tutto con la stella a cinque punte e la sigla Br, evidente richiamo alle Brigate Rosse e a una delle pagine più buie della storia d’Italia.
Le indagini
La questura di Trento ha acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in via Valoni e a ridosso della stessa. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato individuato un uomo, il volto nascosto da un cappellino e una bomboletta spray in mano, intento lasciare la scritta sulle strisce.
"Uccidi Fugatti": c'è un precedente inquietante
Le indagini stanno cercando di ricostruire i movimenti di questa persona, cercando di capire se abbia agito da solo o se sia stato aiutato da qualcuno e, ancora di più, risalire alla sua identità.
Solidarietà a Fugatti
Ovviamente, la vicenda ha generato un’onda solidale al presidente della Provincia Maurizio Fugatti, peraltro già sotto scorta dopo un proiettile che gli era stato inviato via posta, che è andata dalle più alte sfere leghiste e di governo, a partire dai ministri Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, fino ad arrivare alla politica locale. Naturalmente, la solidarietà è arrivata in modalità bipartisan.
Fugatti, dal canto suo, ha replicato così sui social: “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno espresso solidarietà nei miei confronti. Per quanto mi riguarda continuerò a lavorare nella direzione presa con serenità come ho sempre fatto”.