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Cronaca

Bollettino coronavirus, 14 decessi e 50 persone in terapia intensiva

I dati vengono elaborati quotidianamente dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari e divulgati dalla Provincia autonoma di Trento e dal Ministero della Salute

Sono 14 i decessi legati al coronavirus in Trentino nel bollettino del 18 dicembre. Il dato, come sempre, viene elaborato dall'Apss (Azienda provinciale per i servizi sanitari) e divulgato dalla Provincia autonoma di Trento e dal Ministero della Salute. Nel rapporto si contano 251 nuovi casi positivi: 135 derivano dai molecolari ai quali si aggiungono le 116 conferme di casi risultati precedentemente positivi al test rapido. I nuovi positivi agli antigenici sono 262.Dei positivi di oggi gli asintomatici sono 138 ed i pauci sintomatici 224: tutti sono seguiti a domicilio. Sempre tra i positivi di oggi figurano 3 bambini con meno di 5 anni (1 ha meno di 2 anni) e 89 persone che hanno più di 70 anni.

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C’è una dato nei numeri dei contagi che quotidianamente vengono forniti dall’Apss che secondo la Provincia non viene ancora avvertito preso nella giusta considerazione, ed è quello che riguarda la pericolosa diffusione del virus fra la popolazione più anziana. Anche nel report di venerdì 18 dicembre sono una novantina gli ultra settantenni che hanno contratto il coronavirus. E le autorità sanitarie rinnovano l’appello affinché tutti rispettino il distanziamento e le regole igieniche per salvaguardare i nostri anziani. Tra i nuovi decessi causati dal Covid-19 ce ne sono stati 12 che sono avvenuti in ospedale. Si tratta di 8 uomini e 6 donne, la vittima più giovane aveva 70 anni, quella più anziana 91: rispetto a giovedì 17 dicembre, l’età media scende di un paio di punti ma rimane comunque elevata (83 anni).

Dei positivi del nuovo report, gli asintomatici sono 138 ed i pauci sintomatici 224: tutti sono seguiti a domicilio. Sempre tra i positivi di oggi figurano 3 bambini con meno di 5 anni (1 ha meno di 2 anni) e 89 persone che hanno più di 70 anni. La situazione nelle scuole vede 13 classi in quarantena, ma ci sono accertamenti riguardo una trentina di nuovi casi di ragazzi in età scolare che potrebbero portare alla decisione di mettere in isolamento le rispettive classi. Negli ospedali scendono ancora i pazienti ricoverati: le dimissioni sono state 40, a fronte di 24 nuovi ingressi ed il numero totale delle persone curate nei reparti è pari a 428, di cui 50 in rianimazione. Sono molti per fortuna i nuovi guariti: 428, che portano il totale da inizio pandemia a quota 16.016. Infine i dati sui tamponi: i molecolari analizzati ieri sono stati 3.272, di cui 2.143 al Laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale Santa Chiara e 1.129 alla Fem. All’Azienda sanitaria risultano inoltre effettuati 1.663 tamponi rapidi antigenici.

La nuova ordinanza 

Coprifuoco alle 20 in Trentino, ed altre restrizioni per i negozi. La nuova ordinanza anti-covid sarà in vigore dalla mezzanotte di venerdì 18 dicembre fino al 6 gennaio. «È un'ordinanza autonoma - ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti intervenendo in diretta Facebook - a prescindere da quello che deciderà il governo nazionale, perché nel frattempo oggi ci sarà un'altra interlocuzione del governo, ma dobbiamo decidere e non possiamo aspettare. Vedremo come un'eventuale Dpcm in vigore dal 24 dicembre si intersecherà con la nostra ordinanza».

Tamponi salivari

Nuovi tamponi molecolari avanzano all'orizzonte in Trentino. Durante la conferenza in diretta Facebook tenuta dalla Provincia di Trento nel pomeriggio di sabato 12 dicembre, il professore del Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata - Cibio dell'università di Trento, Massimo Pizzato, ha annunciato e spiegato la novità. Un terzo tipo di test che si affianca ai molecolari se davvero la sua efficacia sarà comparabile ma, pare, più veloce. «Non si tratta di un test rapido, si tratta di un test molecolare - ha specificato Pizzato -. Quindi cerchiamo di sfruttare la precisione e l'affidabilità del test molecolare che sono ancora il "top" del tipo diagnostico e cerchiamo di associare questo alla saliva, con il vantaggio di avere una fase nel prelievo del campione molto facilitata, che non vede il coinvolgimento di un addetto sanitario».

La speranza in un fiore

La primula sarà il simbolo della campagna dei vaccini anti-covid che partirà a metà gennaio. La luce in fondo a questo tunnel fatto di Dpcm, restrizioni e stravolgimento del mondo, pare inizi a vedersi. «Stiamo lavorando senza sosta perché la vaccinazione inizi da metà gennaio», ha confermato domenica 13 dicembre Domenico Arcuri nella conferenza stampa in cui, in compagnia dell'architetto Stefano Boeri, ha presentato la campagna di somministrazione. Come riporta Today, i primi ad essere vaccinati, ha ribadito il commissario per l'emergenza coronavirus, saranno gli operatori sanitari, il personale e gli ospiti delle Residenze sanitarie assistenziali. "I numeri delle persone da vaccinare nelle diverse regioni saranno perfezionati in queste ore" ha aggiunto Arcuri.

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