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Salute

Vaccini da metà gennaio la campagna partirà nei gazebo a forma di primula

La grafica è stata ideata dall'architetto Stefano Boeri, "come segno di rinascita". Il commissario Arcuri ha spiegato che saranno 1.500 i padiglioni nelle piazze dove verranno somministrate le dosi dei sieri anti covid nella seconda fase dell'operazione

La primula sarà il simbolo della campagna dei vaccini anti-covid che partirà a metà gennaio. La luce in fondo a questo tunnel fatto di Dpcm, restrizioni e stravolgimento del mondo, pare inizi a vedersi. «Stiamo lavorando senza sosta perché la vaccinazione inizi da metà gennaio», ha confermato domenica 13 dicembre Domenico Arcuri nella conferenza stampa in cui, in compagnia dell'architetto Stefano Boeri, ha presentato la campagna di somministrazione. Come riporta Todayi primi ad essere vaccinati, ha ribadito il commissario per l'emergenza coronavirus, saranno gli operatori sanitari, il personale e gli ospiti delle Residenze sanitarie assistenziali. "I numeri delle persone da vaccinare nelle diverse regioni saranno perfezionati in queste ore", ha aggiunto Arcuri.

Si partirà da metà gennaio, con la prima fase, quella che prevede la somministrazione dell’antidoto ai sanitari e alle fasce più a rischio. Già è in atto la campagna per reclutare personale. All’inizio, è stato detto già varie volte, le dosi non saranno sufficienti per tutta la popolazione: ciò avverrà in un secondo momento. A partire da metà gennaio saranno vaccinati un milione e 800mila italiani.

La primula, un fiore simbolo della campagna vaccini in Italia

«L'Italia rinasce con un fiore» è lo slogan proposto da Stefano Boeri per la campagna di vaccinazione contro il coronavirus. «La forza della scienza e la solidarietà sono alla base della scelta del nostro simbolo per la campagna. Ci siamo ispirati a un fiore, simbolo di rinascita e dell'Italia. Abbiamo così immaginato una primula - ha detto l’architetto -. Vogliamo dare a tutta la campagna questa forza di serenità e rigenerazione che ha un fiore». Anche il totem informativo che spiegherà «la forza della campagna di somministrazione» e, infine, anche i padiglioni, autosufficienti dal punto di vista energetico e sostenibili, fatti con materiali biodegradabili, che dovranno ospitare gli spazi della somministrazione «avranno questo fiore come elemento costitutivo perché possano incarnare questo messaggio».

I 1.500 gazebo nelle piazze per vaccinarsi

Saranno 1.500 i gazebo a forma di fiore, come il simbolo della campagna, dove verranno somministrate le dosi nella seconda fase della campagna per i vaccini anti covid. All'inizio ci saranno 300 punti di somministrazione. I gazebo, hanno spiegato il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri e l'architetto Stefano Boeri, "saranno collocati in tutta italia, nelle piazze delle città, davanti agli ospedali e anche nei campi sportivi". La campagna informativa per invitare gli italiani a vaccinarsi, oltre agli spot su radio, tv, siti web e social network, prevede anche la realizzazione di totem informativi nei parchi, negli uffici pubblici e nelle scuole. Queste le parole di Arcuri:

«Due giorni  fa abbiamo lanciato la call, per chiedere come se fossimo in guerra una sorta di chiamata alle armi, a 3.000 medici e 12.000 infermieri per darci una mano in questa campagna andando a popolare questi fiori, queste primule che saranno nelle piazze italiane dove tutti coloro che lo vorranno potranno andarsi a vaccinare».

«Ci sarà un giorno simbolico in cui inizieranno le vaccinazioni in tutta Europa», ha aggiunto Arcuri. «L'idea che ci sia un Paese che parta prima degli altri è a oggi lontana. Un fiore non basta a convincere gli italiani a vaccinarsi ma aiuterà molto. Credo sia utile avere un’identità della campagna di somministrazione». E ancora: «L'Italia è la culla della creatività. Ringrazio l'architetto Boeri per averci dato una mano. Vedrete che questo è solo l'inizio di una campagna di comunicazione che però girerà intorno a questo fiore».

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