rotate-mobile
Cronaca

Coronavirus: altre 4 vittime, 47 persone in rianimazione

I dati vengono elaborati quotidianamente dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari e divulgati dalla Provincia e dal Ministero della Salute

Sono 4 le vittime del coronavirus purtroppo registrate nel bollettino sulla situazione in Trentino aggiornato a domenica 17 gennaio. Il numero delle vittime da inizio pandemia sale dunque a 1126. Si tratta di quattro uomini, con età tra i 72 ed i 90 anni, 3 deceduti in ospedale. Le persone attualmente posivie in Trentino sono più di 2.000. Nelle ultime 24 ore al totale vanno ad aggiungersi altri 135 nuovi casi, in particolare 49 trovati grazie ai 1.228 tamponi analizzati, mentre sono 86 i tamponi rapidi positivi su un totale di 615 effettuati. A questi casi se ne aggiungono 104 positivi all'antigenico e confermati con il molecolare.

Dei casi positivi delle ultime 24 ore, 39 sono asintomatici e 80 pauci sintomatici. I bambini e ragazzi in età scolare sono 17 (3 di questi hanno meno di 5 anni), le classi in quarantena 18; gli ultra settantenni invece sono 25. Continua il trend positivo sul fronte ospedalieri: nelle ultime 24 ore le dimissioni sono state 14 a fronte di 16 nuovi ricoveri, un equilibrio sostanziale dopo tre giorni consecutivi a favore delle dimissioni. Purtroppo tornano ad aumentare i pazienti in rianimazione: attualmente sono 47. 

Trentino ancora zona gialla

Il Trentino è stato confermato come zona gialla, unico territorio del Nord Italia. «Ho visto un po' troppo entusiasmo in giro - ha commentato il presidente Maurizio Fugatti - ma se vogliamo rimanere così occorre rispettare ancora di più le regole, perché con i nuovi criteri sarà ancora più facile entrare in zona arancione».

Nei giorni in cui è uscito il nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) di gennaio, il dirigente Giancarlo Ruscitti ha ripercorso i 21 indicatori che servono per stabilire il grado di rischio di un territorio e di conseguenza la sua colorazione, evidenziando come il Trentino seppur su alcuni parametri come le terapia intensive e i ricoveri, sia da monitorare strettamente, su altri si comporta in modo ottimale, come il tracciamento e i tamponi, il numero dei guariti, la medicina territoriale.

Il direttore sanitario e dirigente del Dipartimento prevenzione di Apss Antonio Ferro ha ribadito come «rimanere gialli implica una grande responsabilità da parte della popolazione di osservare le misure previste, soprattutto alla vigilia di quella grande operazione rappresentata dalla vaccinazione della popolazione anziana che avvieremo a brevissimo». Ricordando come questo risultato sia frutto delle scelte fatte, dalle misure di contenimento messe in atto alla capacità del sistema sanitario, dal potenziamento delle cure sul territorio al tracciamento a cerchi concentrici su sintomatici e asintomatici.

Vaccini: accordo con i medici di base

Sul fronte dei vaccini è ancora in corso la campagna, iniziata negli ultimi giorni dell'anno, per somministrare il vaccino Pfizer al personale sanitario ed agli ospiti delle Rsa. L'assessora alla Sanità provinciale Stefania Segnana ha annunciato che entro fine gennaio o al massimo nei primi giorni di febbraio la campagna vaccinale sarà estesa, gratuitamente, a tutti gli ultraottantenni trentini, grazie ad un accordo con i medici di base che somministreranno il vaccino in ambulatorio, e forse a domicilio. Nel frattempo sono diverse le categorie che chiedono di essere inserite nel Piano: dai sindacati è arrivata la richiesta di dare precedenza anche agli autisti del trasporto pubblico, mentre in Consiglio provinciale è stata avanzata la richiesta di vaccinare, insieme agli anziani, anche le badanti o comunque le persone che li curano a domicilio. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus: altre 4 vittime, 47 persone in rianimazione

TrentoToday è in caricamento