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Cassa Rurale Aldeno e Cadine, 2milioni di utile e 10% di sofferenze nel 2013

La rurale a sud di Trento riesce a chiudere il 2013 con un utile di 2milioni di euro. In flessione gli impieghi, mentre raddoppiano le sofferenze e crescono del 20% le partite anomale. Molte iniziative nell'ambito del sociale, tra le quali un interessante progetto di microcredito in collaborazione con Caritas.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

In 1542 hanno approvato venerdì sera il bilancio 2013 della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, terza tra le rurali trentine per soci, quarta per utile di esercizio, quinta per masse intermediate. «Il 2013 è stato probabilmente - spiega il direttore Pio Zanella - l'anno più difficile della storia recente della cassa, nel 2014 ci aspettiamo ancora dei colpi di coda della crisi». Il dato degli impieghi netti (530milioni 519mila euro, -6,27% rispetto al 2012, -10,62% confrontandosi con il 2009) mostra come le priorità di investimento delle aziende siano congelate. «Alcune aziende locali, che hanno sofferto nel 2009 - spiega Zanella - hanno avuto la forza di invertire la tendenza. Hanno innovato e sono riuscite a ritagliarsi uno spazio all'estero».
Il quadro dell'economia in cambiamento vede calo dei consumi ed aumento della propensione a risparmiare (raccolta complessiva 737milioni 167mila euro, +1,04%). Gli effetti più pesanti riguardano edilizia ed immobiliare. «Sono raddoppiate le sofferenze - aggiunge il direttore - arrivate al 10%, le partite anomale sono cresciute del 20%, le svalutazioni su crediti nel 2012 raggiungevano quota 20,2 milioni di euro, nel 2013 sono salite a 31,2milioni».
La Rurale Aldeno-Cadine riesce a mantenersi in salute: l'utile netto è di 2milioni 8mila euro, i costi operativi di gestione sono inferiori del 15% rispetto alla media delle rurali trentine e si attestano su 10milioni e 514 mila euro (-3,44%). I dipendenti sono 103, con una leggera prevalenza femminile (52). Tra i soci (5422) prevalenza maschile (3355), 1677 donne e 390 persone giuridiche.
Il presidente Luigi Baldo ha dato il via ai lavori assembleari nel tendone di piazza Cesare Battisti ad Aldeno con una parte straordinaria: l'introduzione di un limite ai mandati (massimo 5, per un totale di 15 anni in cda). Lo stesso Baldo non potrà ricandidarsi a maggio 2016.
Nella parte dedicata alle cariche sociali, confermati Roberto Coser, Stefano Fadanelli e Paola Zanotelli, tra i sindaci confermato l'effettivo Mauro Gentili, eletto come supplente Mauro Di Valerio. Premiati tre soci, fedeli alla cassa dal 1963: Bruno Gottardi, Vito Cont e Palmo Prada.
Vasta anche la sezione dell'impegno sociale della rurale. Dal microcredito portato avanti in collaborazione con Caritas: 184 prestiti per un totale di 325mila 841 euro. "Il conto dei sogni" coinvolge progetti positivi e sorridenti, 7 iniziative con una dotazione di 4mila 500 euro. Poi educazione finanziaria ed anche introduzione all'esperienza lavorativa. In assemblea è intervenuta anche Alida Cramerotti, vicesindaco di Aldeno ed assessore alle politiche giovanili, assieme a tre ragazzi che hanno partecipato nel 2013 al progetto del piano giovani Arcimaga "Summerjobs", lavorando all'interno della Cassa Rurale. Un saluto anche di Emiliana Coser, che ha lavorato per 41 anni e mezzo nella banca di Aldeno. L'assemblea ha ricordato anche il vicedirettore Guido Cont e la consigliera Carla Rossi.
Infine il direttore Zanella ha spiegato le motivazioni che hanno portato la cassa ad istituire Alca immobiliare srl, azienda che ha come scopo la partecipazione alle aste immobiliari per tutelare il credito della cassa. Un'esigenza sorta per evitare che il Castello di Ravina potesse essere venduto per meno di 500mila euro, quando il valore di mercato reale si aggira sui 2milioni di euro.
Per gli amministratori della Cassa Rurale Aldeno e Cadine è stabilito un compenso di mille euro annui più un gettone di presenza di 150 euro per ogni riunione del cda. Infine per diventare soci servono 180 euro, che scendono a 80 per chi ha meno di 30 anni. Una politica per favorire i giovani, tanto che «nell'ultimo anno su 280 nuovi soci - conclude Zanella - ben 80 hanno meno di 30 anni».

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