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Lunedì, 29 Aprile 2024
Quadro preoccupante

Il Trentino non è una provincia per donne, fra violenze e pensioni dimezzate

Il quadro negativo è dato dall'incrocio dei dati dell'Inps da una parte e i numeri del Progetto europeo enable dall'altra

Diritti delle donne. I numeri non danno una bella fotografia della provincia del Trentino, dove non solo è notevole il gender gap a livello pensionistico ma quella trentina è anche la provincia con il maggior numero di ammonimenti da parte del Questore a livello nazionale.

Per quanto concerne la differenza di genere in ambito economico, in Trentino gli uomini percepiscono un assegno mensile di vecchiaia di circa 1.704 euro, contro gli 867 euro delle donne. Il dato è emerso durate il seminario dal titolo “Inps, protezione sociale e territorio: la forza dei servizi prestati alla comunità”, svoltosi l’altro giorno nella città capoluogo.

Non danno un quadro migliore le ore autorizzate per la cassa integrazione durante il periodo dell'emergenza sanitaria da Covid, i cui numero sono tornati alla normalità nel 2022 quando sono state autorizzate 1.460.621 di ore in linea con il trend precedente la pandemia.

Violenza sulle donne, record negativo

In Trentino però si registra anche un record negativo nell’ambito dei diritti delle donne ed è quello degli ammonimenti del Questore nei confronti degli uomini violenti. Infatti, su 3.654 ammonimenti nel 2022 (793 a stranieri e 2.861 a italiani), 200 arrivano dalla Provincia di Trento, dietro a Catania (346) e avanti a una città come Milano (181). Il dato è stato diffuso dalla conferenza stampa del Progetto europeo enable, che si pone l’obiettivo di implementare il protocollo Zeus sviluppando l’esperienza maturata a Milano su altre 8 città italiane.

Cos'è Zeus e come funziona l’ammonimento

Il protocollo Zeus è l’esperienza italiana di prevenzione di violenza sulle donne e si affianca ad altri progetti in ambito europeo. In particolare Zeus vede protagonista la Divisione anticrimine della Questura di Milano, dove il Questore informa la persona ammonita della possibilità di sottoporsi a un programma di prevenzione organizzato dai servizi del territorio. I dati dei primi anni sono incoraggianti perché sono alti i numeri degli uomini che accettano di presentarsi a colloquio con il numero uno della Questura come molto bassi sono i recidivi.

dati uomini ammoniti dal questore 2022-2

L’ammonimento del questore è una forma di tutela riconosciuta alle vittime di stalking. Lo scopo è quello di dissuadere il colpevole a compiere ulteriori atti persecutori. Si tratta, quindi, di una specie di ultimatum. Di fatto, anche di fronte a casi in cui non c’è una denuncia formale ma magari ci sia stato l’intervento di una volante o comunque la segnalazione di una presunta violenza di un uomo su una donna, il Questore convoca il sospetto violento o stalker e lo avvisa verbalmente.

L’uomo potrà esprimere le proprie ragioni e difendersi, anche senza un avvocato. Non sono ammessi i testimoni dato che si tratta di una istruttoria molto semplice e limitata a sentire le versione direttamente dalle persone coinvolte. Le limitazioni alla difesa sono giustificate dal fatto che non è necessario accertare i fatti con prove valide. Sono sufficienti elementi attendibili e coerenti per attivare il provvedimento.

Eventuali conseguenze dell'ammonimento del Questore?

  • Una pena aumentata nel caso in cui il soggetto ammonito, subisca poi una condanna in un processo. 
  • Può essere sospesa o revocata la licenza di porto d’armi, dato che vengono meno i requisiti di buona condotta.
  • Nel caso di altri comportamenti persecutori, il reato diventa perseguibile d’ufficio, quindi chiunque può denunciare il fatto, attivando il procedimento penale.

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