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Il covid blocca anche il Tuffo della Merla, gli organizzatori danno l'arrivederci all'anno prossimo così

Niente Tuffo della Merla, ma gli organizzatori non rinunciano a qualche scatto "balneare" nel pieno dello spirito goliardico che contraddistingue il tradizionale appuntamento

Niente tuffo della merla: a fermare gli impavidi tuffatori del lago di Ledro non è stato, chiaramente, il gelo ma il covid. Troppo complicato organizzare e gestire un evento che coinvolge ogni anno un centinaio di persone, oltre ai tanti curiosi, e che prevede, dopo il tuffo, un momento di convivialità a tavola al quale non si può rinunciare. La tradizione, per chi non la conosce, è la seguente: nei giorni più freddi dell'anno, i "giorni della merla" appunto, un gruppo di coraggiosi nuotatori si ritrova sulla riva del Lago di Ledro per un tuffo nelle acque gelide, decisamente corroborante. 

Giorni della merla: perché si dice così?

E' così da 12 anni, ma quest'anno anche i temerari organizzatori hanno dovuto arrendersi. "Il mondo aspetta, e così anche il Tuffo della Merla" si legge su Facebook. Hanno però voluto mettersi in gioco anche quest'anno per lanciare un messaggio di coraggio e di speranza a tutti i fan dell'iniziativa. Ecco allora comparire sulla superficie ghiacciata del lago sdraio, giochi da spiaggia e perfino un ombrellone. Del sole, scusate il gioco di parole, neanche l'ombra. 

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