Partito un tir trentino di aiuti umanitari diretto a Drohobyc

È partito il primo carico di aiuti umanitari raccolti in Trentino dall’associazione Share Odv. Il camion è destinato a Drohobyc, città ucraina al confine con la Polonia. Andrà a supporto del centro di carità, dell’ospedale civile, dell’orfanotrofio Oranta e della casa di accoglienza per mamme e bambini.

“Sono state tantissime le associazioni e le realtà trentine che hanno partecipato alla raccolta donando beni, tempo, competenze ed energie”, racconta la presidente Magda Calmasini. In particolare: il gruppo missioni arcobaleno e la comunità di Trambileno, l’associazione Spagnolli Bazzoni, Villazzano solidale, la fondazione Aiutiamoli a vivere, l’Arpa di Riva del Garda, l’accademia di comunità La Foresta, la pro loco di Lasino, di Tiarno di Sopra e di Sover, il Rotary club di Rovereto, le farmacie Thaler, Pavani, Vecchia Mori e Santo Stefano, il gruppo anziani di Besenello, il gruppo giovani di Tiarno di Sopra e di Avio, i rappresentanti d'istituto del liceo Antonio Rosmini e del liceo Fabio Filzi di Rovereto. Ma anche alcuni negozi e supermercati: Calzedonia di Avio, Vivisport di Cordignano, Coop di Avio, Conad di Besenello, Eurospin di Mori, Tigotà di Rovereto, Le Origini di Rovereto.

I farmaci per l'Ucraina sono pronti a partire

Ora l’associazione si sposta ad Avio dove si preparerà il secondo tir di aiuti umanitari destinati questa volta alla fondazione Stephanenko che gestisce 14 orfanotrofi nella regione di Lviv (Leopoli), sempre al confine con la Polonia.

Per la parte burocratica, in primis la richiesta dei visti e delle autorizzazioni, è stata fondamentale la collaborazione dell’associazione culturale degli ucraini in Trentino Rasom, impegnata sin dalle prime ore del conflitto. L’associazione sta ricevendo aiuti da tutto il territorio. Gli ultimi sono stati i bambini e le bambine della scuola primaria Nicolodi di Trento: anche loro hanno voluto portare del materiale da donare all’Ucraina.