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Spesa: "Togliete l'obbligo del negozio più vicino a casa, i trentini ci rimettono"

Il candidato sindaco di Trento Degasperi: "Un chilo di patatine surgelate al negozio sotto casa 6,30 euro, al discount 0,80".

Via l'obbligo di fare la spesa solo nel supermercato più vicino a casa: la richiesta dei consiglieri comunali Maschio e Negroni e del consigliere provinciale Filippo Degasperi, candidato a sindaco per Onda Civica, è chiara ed è rivolta tanto al presidente della Provincia Maurizio Fugatti quanto al sindaco di Trento Alessandro Andreatta.

Un obbligo che i tre esponenti del neonato movimento civico (tutti ex Cinque Stelle) definiscono "inutile ed illogico". Il motivo è altrettanto chiaro: a rimetterci sono i trentini, che pagano di tasca propria questa limitazione, pur dovuta alle giuste misure per l'emergenza coronavirus. "Esempio pratico? - scrive su Facebook il consigliere Degasperi - Un pacco di patatine surgelate: al negozio di alimentar sotto casa 6,30 euro al chilo, al discount 0,80 euro al chilo.".

"Il divieto - scrivono i tre nella proposta - Poteva essere tollerato nel momento in cui, per l’impreparazione, la disorganizzazione e i tagli, gli ospedali erano in affanno, ma non oggi. Riteniamo che permettere di fare la spesa con prezzi che consentano la sopravvivenza a chi non gode delle ricche indennità dei componenti della Giunta provinciale e dei loro consulenti, sia il primo passo non più differibile". 

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