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Lona Lases, saltano di nuovo le elezioni: "Serve una commissione antimafia"

Da un anno il Comune della val di Cembra, dove per la procura di Trento si è insediata una locale di 'ndrangheta, è senza sindaco

Domenica 29 maggio il Comune di Lona Lases era chiamato al voto. Ma ieri, martedì 26 aprile, termine ultimo per la presentazione presso gli uffici comunali delle liste, nessun candidato si è fatto avanti. Non è la prima volta: anche in vista delle amministrative indette per lo scorso 10 ottobre non si era presentato nessuno.

Dal 14 giugno 2021 il Comune di 900 anime della val di Cembra è nelle mani di Federico Secchi, ex sindaco di Avio. Secchi è stato commissario straordinario dalla Giunta provinciale guidata da Maurizio Fugatti dopo che il 27 maggio 2021 - ad appena otto mesi dalla precedente tornata elettorale - l'allora sindaco Manuel Ferrari e nove consiglieri comunali hanno rassegnato le dimissioni.

Tra le motivazioni delle dimissioni c'erano la mancanza di personale che rende impossibile l'attività amministrativa e la pensante eredità lasciata dalle precedenti amministrazioni: negli ultimi 20 anni Lona Lases è stata guidata per ben tre volte da un commissario.

A ciò si aggiunge il processo Perfidosecondo la procura di Trento nel Comune si sarebbe insediata una locale di 'ndrangheta. Un'organizzazione mafiosa, legata alla madrepatria calabrese, ma autonoma e pienamente operativa che, dopo aver preso il controllo del settore del porfido, avrebbe intessuto legami con il più vasto mondo imprenditoriale, istituzionale e politico trentino.

Da tempo e in molti - dall'ex segretario comunale Marco Galvagni al portavoce del Coordinamento lavoratori del porfido (Clp) Walter Ferrari - denunciano la situazione di illegalità tanto nelle cave del porfido, quanto a livello amministrativo. E chiedono che nel Comune arrivi una commissione di accesso ministeriale dell'antimafia per valutare le infiltrazioni della 'ndrangheta. Per dare l'idea della situazione, basti pensare che tra gli imputati del processo Perfido ci sono i fratelli Giuseppe e Pietro Battaglia. Il primo è stato assessore esterno alle cave del Comune, il secondo consigliere di maggioranza. 

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