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Il caso F36

Orsi, Fugatti è lapidario: "Dobbiamo abbattere tutti gli esemplari vicini alle case"

Il presidente della Provincia impugna la decisione del Tar e annuncia battaglia: si andrà al Consiglio di Stato. Per il governatore non ci sono dubbi: "Una sentenza non ci fa cambiare opinione, la vita di una persona va tutelata rispetto alla vita di un animale"

“Non possiamo attendere il parere dell’Ispra o che l’orso aggredisca qualcuno. Dobbiamo poter abbattere tutti gli esemplari che si avvicinano ai centri abitati. Non possiamo aspettare un altro caso grave (con un chiaro riferimento alla vicenda di Andrea Papi, ndr) per capire che gli orsi che si avvicinano ai centri abitati sono pericolosi”. È con queste parole che il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha commentato la decisione del Tar che ha accolto i ricorsi degli animalisti e di fatto bloccato l’ordinanza di abbattimento dell’orsa F36 firmata dallo stesso Fugatti.

Gli animalisti esultano, ma per F36 non vogliono il “41 bis” del Casteller

Ricorsi e controricorsi

Fugatti non ci sta e vuole portare la questione all’attenzione del Consiglio di Stato, facendo ricorso proprio contro il decreto del Tar trentino. “La sentenza del Tar non ci ferma e non ci fa cambiare opinione: la vita di una persona va tutelata rispetto alla vita di un animale. Anche in questo caso non possiamo proseguire nella definizione di quanto vorremo fare sulla base della legge e dei percorsi burocratici previsti in quanto il Tar sospende il percorso. Si pone però un problema di garanzia della sicurezza pubblica, non solo per questo esemplare, ma per tanti orsi che si avvicinano alle comunità di montagna, come segnalatoci più volte dai sindaci” ha scritto il governatore su Facebook.

Le premesse di un nuovo caso JJ4 ci sono tutte. Intanto, se c’è stato lo stop all’uccisione dell’orsa, è stata comunque disposta la sua cattura, con successivo trasporto al centro faunistico Casteller. L’animale ha il radiocollare e la cattura potrebbe essere questione di giorni se non di ore, ma gli animalisti vogliono evitare che F36 raggiunga il centro in cui sono rinchiusi JJ4 ed M49. Alla base di questa posizione anche e soprattutto la presenza del cucciolo dell’orsa che inseguì i due cacciatori a Roncone lo scorso 30 luglio, che senza la madre potrebbe non sopravvivere.

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