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Sanità e indennizzi Covid, scontro aperto tra Nursing Up e Provincia

Hoffer (Nursing up) «Nella nostra manovra di bilancio provinciale non è stato previsto neanche un euro per i rinnovi contrattuali 2019/2021». Segnana (Provincia) «Le misure attuate dalla Giunta provinciale nel 2020 a favore del personale sanitario sono state molteplici»

Aperto martedì 17 novembre un duro scontro tra Nursing Up, sindacato degli infermieri italiani e la Provincia autonoma di Trento. In un comunicato stampa divulgato dal sindacato, il coordinatore Cesare Hoffer punta il dito verso la Provincia che, da quanto scrive, pare andare in contro tendenza rispetto a quanto stabilito a livelli nazionale per quanto riguarda gli indennizzi per la professione. 

«Mentre nella legge di bilancio nazionale in discussione, in seguito alle nostre manifestazioni nazionali, è stata inserita la previsione di una indennità professionale specifica infermieristica, finanziata con 335 milioni di euro, apprendiamo con stupore e disappunto che nella nostra manovra di bilancio provinciale non è stato previsto neanche un euro per i rinnovi contrattuali 2019/2021 - scrive Hoffer -. Questo atteggiamento non fa che confermare il totale disinteresse di Fugatti e Segnana nei confronti del personale infermieristico e sanitario impegnato strenuamente nell’emergenza Covid e che opera costantemente in una gravissima situazione di stress, vista l’enorme carenza di personale, che si aggrava giorno per giorno per l’elevatissimo numero di professionisti trovati positivi al covid e che sono costretti alla quarantena».

Un altro punto denunciato dal coordinatore riguarda l’indennità di vacanza contrattuale che pare sia stata prevista nella busta paga di novembre, con 19 mesi di ritardo rispetto a quanto avvenuto a livello nazionale. «Siamo diventati il fanalino di coda - rimarca Hoffer in un acceso confronto tra la situazione trentina e quella nazionale -. È urgente sviluppare una politica di attrattività nei confronti della nostra provincia, sono anni che lo diciamo, garantendo condizioni economiche e lavorative favorevoli, implementando una politica del lavoro legata ai benefit: come potremo essere attrattivi per infermieri, medici e professionisti sanitari se all’estero e nella vicina Bolzano vengono offerte condizioni molto più favorevoli? Se non interverremo subito, la situazione si aggraverà». 

Hoffer chiude la discussione con un appello, quello di uno sforzo per potenziare la prevenzione e le cure domiciliari: «due cardini fondamentali per contrastare con maggiore efficacia anche la pandemia e le figure che giocheranno un ruolo fondamentale in tal senso saranno infermieri ed assistenti sanitarie, pertanto andranno valorizzate al meglio, così come gli altri professionisti del comparto. Abbiamo sollecitato l’azienda sanitaria ad assumere infermieri dalla graduatoria a tempo indeterminato con celerità, non c’è tempo da perdere, la situazione è grave».

Dura la risposta dalla Provincia. L'assessore alla salute, Stefania Segnana, non ci sta e ribatte elencando le misure adottate dalla Giuhnta negli ultimi mesi a favore della categoria, oltre che denunciare una «chiusura» inaspettata da parte dei sindacati. «Le dichiarazioni rilasciate stamani (martedì 17 novembre ndr) da Nursing up Trento, all'indomani del tavolo che era stato convocato fra le organizzazioni sindacali del comparto sanità per l'assunzione dei 139 infermieri in graduatoria ci lasciano abbastanza perplessi - afferma Segnana -. A differenza di quanto affermato, questa Giunta Provinciale ha ripreso le trattative sindacali interrotte più volte nella precedente legislatura che non avevano consentito la chiusura degli accordi contrattuali per la parte economica e normativa 2016-2018. La chiusura, manifestata appunto ieri sera, di alcune sigle sindacali a tale accordo comporterà significative criticità per l’assunzione degli infermieri, sia sul fronte dell’assistenza ospedaliera sia nelle Apsp». 

Le misure attuate dalla Giunta provinciale nel 2020 a favore del personale sanitario, come sottolineato da Segnana, sono state:

  • il 4 agosto (deliberazione n. 1123) la Giunta provinciale ha autorizzato la sottoscrizione definitiva dell’Accordo stralcio per la chiusura della parte economica del CCPL 2016/2018 – personale del Comparto sanità, firmato in data 3 giugno 2020, per una spesa totale di circa 26 milioni di euro, di cui 7 milioni quale nuova spesa a regime;
  • il 26 maggio (deliberazione n. 693) e il 9 ottobre (deliberazione n. 1551) l'esecutivo ha previsto il riconoscimento al personale coinvolto nell’emergenza Covid-19 di un trattamento economico temporaneo per un totale circa di 10 milioni per il personale dell’Apss;
  • il 6 novembre scorso (deliberazione n. 1784) la Giunta ha reso disponibili le risorse per la copertura degli oneri di vacanza contrattuale per gli anni 2019 – 2020, per un totale di 4.230.000 euro.

«Infine va sottolineato - conclude Segnana - che durante la scorsa seduta di Giunta, ovvero il 13 novembre, abbiamo approvato un conchiuso demandando ad Apran la convocazione urgente delle OO.SS. del comparto sanità, area non dirigenziale, per trovare un accordo che permettesse all'Azienda sanitaria di assumere, a tempo indeterminato, il personale infermieristico vincitore del concorso, ovvero 139 professionisti, con l’obiettivo, al contempo, di non sguarnire le Apsp di quegli infermieri idonei o vincitori del concorso medesimo, circa 36 professionisti. Il tutto prevedendo misure temporanee e, in particolare, circoscritte alla fase emergenziale da Covid-19. Con la chiusura manifestata ieri sera - conclude l'assessore Segnana - questa procedura si è bloccata. Le assunzioni avrebbero dato ossigeno ai tanti nostri professionisti così strettamente impegnati nel fronteggiare questa drammatica emergenza».

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