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Politica

Il Forum nazionale chiama i giovani a raccolta: "Tocca a noi"

Alessandro Rognoni: "Nuova generazione contro la degenerazione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Riceviamo e, come sempre, pubblichiamo. L'intervento è firmato da Alessandro Rognoni, membro del Forum nazionale dei giovani.

"Il giovanilismo in sé non interessa a nessuno, ma se aiuta a porre una questione nei confronti di una generazione senza diritti allora può diventare funzionale. Quanti di noi sono disposti a 60 anni a lasciare il ruolo di leadership continuando ad offrire ruoli di saggio, di consulente o di qualsiasi altra posizione che consenta di non disperdere la sua esperienza? Anche nelle nostra piccola comunità ci sono gli stessi amministratori di 20 anni fa. E' possibile un cambiamento senza cambiare i leader politici che lo dovrebbero interpretare? E' la politica che deve cambiare e per farlo deve esserci anche un cambiamento dal lato della rappresentanza. Il problema del ricambio è sotto gli occhi di tutti: dai comuni al mondo sociale e cooperativo. Al tema del ricambio ha prevalso il rimango generazionale. Il ricambio è sinonimo di rilancio, di nuovi stimoli, di nuovi modi per interpretare i cambiamenti. Il ricambio vuol dire dar fiducia e credibilità. Dobbiamo riprenderci la voglia di investire per il futuro della nostra comunità. E' nostro dovere operare per un ricambio generazionale che non va richiesto, come concessione, alla politica o alle istituzioni ma che va costantemente e gradualmente meritato sul campo, dimostrando di essere però in grado di ottenerlo, e non solo di denunciarne la mancanza o la necessità. Bisogna ridare respiro e credibilità alla politica, la quale sembra ormai un'agenzia di collocamento dove si salvano sempre gli stessi. E' ora di finirla di usare i consigli d'amministrazione delle aziende pubbliche come trattamento di fine rapporto per chi non viene eletto in consiglio provinciale. La nostra classe dirigente è cresciuta nella convinzione di tenersi la poltrona a vita. Spetta alla nuova generazione il compito di rimboccarsi le mani attraverso lo strumento della partecipazione. In Trentino è partito dal basso un nuovo modo di far politica, dando più valore al tema della cittadinanza attiva. Spetta ai giovani credere nel cambiamento e mettersi in gioco. Una nuova generazione contro la degenerazione che ci ha preceduto. Dobbiamo provarci noi ora!"

 

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