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Martedì, 19 Marzo 2024
Auto e moto

Truffe e motori: dallo specchio rotto alla gomma bucata. Come evitare brutte sorprese

Quella dello specchietto è la truffa più nota ma non è l'unica. Ecco come riconoscerle

Occhi sempre aperti quando siamo al volante e non solo per la sicurezza degli altri automobilisti e dei pedoni, ma anche e soprattutto per la nostra. Purtroppo sono sempre più frequenti episodi di truffe legate al mondo delle auto: quella dello specchietto è sicuramente la più nota ma non è l'unica. Vediamo di riconoscerle per difenderci in maniera adeguata.

Il finto investito 

Esistono diversi tipi, una è una variante della truffa del sassolino. A scagliare la pietra sulla nostra auto è un ciclista che poi si getta a terra facendo finta di essere stato investito per poi chiedere il risarcimento. L’altra versione è quella della persona che finge di essere stato investito mentre facevamo retromarcia. In entrambi i casi: chiamiamo i soccorsi? «No, sto bene ma possiamo chiudere la faccenda con un piccolo risarcimento». Et voilà. 

La gomma bucata 

Il truffatore approfitta del momento in cui l’automobilista si allontana dal veicolo per bucare uno pneumatico. Quando il proprietario torna troverà un “passante piuttosto gentile” che si renderà disponibile ad aiutarlo nel cambio gomma. Bene, questo è il momento in cui bisogna stare attenti alle tasche: sfilare il portafogli e sfuggire è un gioco da ragazzi, specialmente nel momento in cui l’automobilista ha in mano la ruota e ha bisogno di più secondi per reagire. 

Il biglietto 

Il truffatore lascia un biglietto sul parabrezza dell’auto del malcapitato e spesso è capace anche di creare un piccolo danno alla carrozzeria. Motivo? Giustificare la richiesta di risarcimento scritta nel messaggio. Il biglietto infatti contiene solitamente un messaggio in cui si segnala che l’auto del malcapitato ha inavvertitamente urtato quella del truffatore. La prova? I danni su entrambe le carrozzerie combaciano. L’invito a chiamare il numero di telefono riportato per saldare il debito inesistente (spesso di importo contenuto) «senza che mettiamo in mezzo l’assicurazione» è uno specchio per molte allodole. 

Truffa dello specchietto 

Non ha bisogno di presentazioni e ad Ancona è piuttosto diffusa. C’è chi ci prova anche nei pressi del Pronto Soccorso, spesso giocando su uno stato emotivo particolare del malcapitato. Il truffatore rompe lo specchietto di un’auto poi mostra al proprietario lo stesso danno sulla sua vettura. «Lei ha urtato la mia auto e mi ha rotto lo specchietto» è la frase-tranello nella quale cadono sempre meno persone, ma quando al furbastro le cose vanno bene riesce a farsi risarcire anche 150 euro per un sinistro inesistente. 

Truffa del sassolino 

E’ una variante della truffa dello specchietto. Sorpassiamo un’auto e sentiamo un piccolo rumore sordo all’altezza della fiancata. E’ quello del sassolino lanciato dalla macchina che stavamo sorpassando, il cui conducente ci farà credere di averlo urtato. Il sasso, inevitabilmente, avrà lasciato un segno sulla nostra carrozzeria che “casualmente” combacerà con la striscia presente sullo sportello del furbo. Lui ci invita ad accostare, magare lampeggiandoci insistentemente, per poi chiedere i soldi in nome dell’ormai noto: «non mettiamo in mezzo l’assicurazione». C’è chi chiede anche 300 euro. Del resto, più il sasso è grande maggiore è il danno. 

Come evitare una truffa? 

La risposta è banale quanto efficace: se non siete sicuri di aver causato il danno di cui l’altro vi accusa, chiamate le forze dell’ordine: polizia (113), carabinieri (112) e vigili urbani conoscono a menadito questo tipo di truffe. Il furbo non starà lì ad aspettare l'arrivo della pattuglia per chiarire la situazione. Occhio però: se avete lo sportello aperto e una borsa sul sedile questo può essere il momento ideale per un tentativo estremo di furto. 

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