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Viti "resistenti": le quattro varietà della Fondazione Mach hanno finalmente un nome

Ecco i nomi per le varietà resistenti selezionate dalla Fondazione Edmund Mach

Le quattro "varietà di vite "resistenti" create alla Fondazione Mach da oggi hanno un nome e potranno essere coltivate dagli agricoltori che vorranno impiantare varietà che permettono un minor uso di trattamenti chimici. I nomi delle quattro varietà, iscritte nel Registro nazionale, sostituiranno le sigle con cui i genotipi erano stati inizialmente registrati.

“Era importante trovare dei nomi allettanti che potessero dare lustro alle caratteristiche delle nuove varietà, iscritte al Registro Nazionale lo scorso giugno, e dare merito alle origini trentine – dichiara Enrico Giovannini, Presidente CIVIT -. Sono nomi maggiormente memorizzabili e appetibili per i fruitori finali. Spero che il mondo vitivinicolo accolga positivamente i nuovi vitigni e i nomi che portano. Se siamo arrivati a questo risultato è grazie alla fruttuosa collaborazione con la Fondazione Mach”.

"È una grande soddisfazione per la Fondazione Edmund Mach completare con questo ultimo tassello, la scelta dei nomi, un percorso articolato e impegnativo, frutto del paziente lavoro dei nostri ricercatori- spiega il presidente FEM, Mirco Maria Franco Cattani -. Un risultato che conferma l'impegno dell'agricoltura del Trentino, determinata a perseguire la strada di una viticoltura sempre più sostenibile". Ecco i nomi.

Termantis e Nermantis

I nomi Termantis e Nermantis possono essere associati a entrambi gli incroci Teroldego x Merzling in quanto rimarcano caratteristiche comuni alle due varietà. In particolare: la bacca rossa, la sua resistenza, la maturazione precoce rispetto alla media, il colore rubino molto intenso e ovviamente il nome dei due vitigni da cui stato incrociato.

Quindi la sigla “F22p09” verrà chiamato Termantis: dall’unione delle prime lettere di Teroldego e Merzling nasce un nome per un vitigno “temerario” che non teme nulla grazie alla sua resistenza e produttività. La sigla “F22p10” invece Nermantis: il naming nasce dall’unione delle parole “nera” e “manto” che descrive il colore scuro dell’acino dell’uva di questo nuovo vitigno. 

Charvir e Valnosia

La sigla “F23p65” incrocio FR 945-60 X Merzling nome che rimarca le caratteristiche specifiche di questo vitigno, in particolare il riferimento alla produzione vino base spumante con buone note fruttate, sapido e con struttura per questo è stato scelto il nome Charvir: l’iniziale Char riprende il termine Chardonnay mentre VIR (verde in latino) valorizza il colore dai riflessi verdi della bacca.

Infine la sigla “F26p92” incrocio Nosiola X Bianca lo chiameremo Valnosia: il termine Val rimanda alla valle, al territorio e alla natura con un riferimento sottile alle vallate in cui è presente il Nosiola (Valle dei Laghi, Vallagarina, Valle del Sarca). La desinenza finale Nosia è una contrazione di Nosiola come ulteriore rimando al vitigno principale di origine.
 

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