Dolomiti: 30.000 turisti a settimana scelgono il bus. Non basta: "Serve la ferrovia"
Triplicati in sei anni i viaggiatori sui mezzi pubblici, ma la statale resta intasata. L'associazione Transdolomites spinge per la realizzazione della ferrovia
I turisti delle Dolomiti trentine scelgono sempre di più i mezzi pubblici. Secondo i dati diffusi dalla Provincia le persone che sono salite a bordo delle due linee che servono le valli di Fiemme e Fassa in estate sono triplicate dall'agosto 2014 all'agosto 2019. Analizzando l'estate, ancora in corso, si parla di quasi 30.000 viaggi registrati nella sola settimana dal 5 all'11 agosto.
"Potrebbe voler dire che è come se per almeno una giornata alla settimana in Fassa e Fiemme si fosse vissuta una intera giornata senza auto - scrive su facebook l'associazione Transdolomites - A conferma di ciò possiamo aggiungere che in una buona parte dei turisti presenti il desiderio più volte espresso è quello di lasciare fermo in hotel il proprio mezzo e muoversi con i mezzi pubblici. Molti mezzi viaggiano pieni per gran parte della giornata. Ve ne fossero di più continuerebbero a riempirsi".
C'è però un problema: come si è visto dai continui bollettini sul traffico anche quest'estate, nonostante l'aumento dei viaggiatori sui mezzi pubblici, la statale delle Dolomiti è rimasta spesso bloccata nelle settimane di picco dell'afflusso turistico. "Resta il fatto che poi tutto il sistema deve fare i conti con una realtà più volte sottolineata: i mezzi pubblici condividono con le auto la stessa corsia e ciò si traduce di questo periodo in ritardi anche di 30 muniti. Vai con il tuo mezzo o vai con il pullman, in coda ci resti sempre".
Un aspetto sottolineato dall'associazione, che da anni si batte per la realizzazione della ferrovia delle Doplomiti, da Trento a Penia. "L’alternativa non andrà cercata sulla maggiore offerta di mezzi su gomma ma sulla necessità di programmare con urgenza una offerta di mobilità del tutto differente" conclude l'associazione.