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Case "invisibili" al terremoto: la scoperta all'Università di Trento

L'esperimento del Dipartimento di Ingegneria Civile conquista le pagine dei Proceedings of the Royal Society

Ha conquistato le pagine dei Proceedings of the Royal Society, probabilmente la rivista di studi più famosa al mondo, la ricerca di un team dell'Università di Trento che ha sperimentato delle strutture a prova di terremoto con una tecnica inedita. 

Gli edifici "invisibili" al sisma, questo il termine con il quale la scoperta è stata ribattezzata, sfrutta delle aperture nella struttura in grado di farsi "attraversare" dall'energia del sisma.  A spiegarlo è Diego Misseroni, ricercatore di Scienza delle Costruzioni del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica di UniTrento, assieme a Davide Bigoni, professore nello stesso dipartimento: "in laboratorio siamo riusciti a rendere un edificio “invisibile” al terremoto: abbiamo realizzato una struttura con alcune aperture che abbiamo rinforzato per renderle invisibili alle vibrazioni, facendo in modo che non disturbino il comportamento sismico della struttura".

l gruppo di ricerca del professor Bigoni non è nuovo a questo genere di riconoscimenti, infatti è la quinta volta negli ultimi cinque anni che viene dedicata la copertina dei “Proceedings” a un lavoro sviluppato dal suo team di ricerca. Lo studio apre prospettive promettenti per studiare una nuova tipologia di costruzioni antisismiche accomunate dall’essere “impermeabili” alle onde generate da un terremoto, che quindi le attraversa senza distruggerle.
 

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