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Tortèi de patate: la ricetta

Un piatto tipico della Val di Non molto amato, non solo dai trentini. La ricetta, come spesso accade nelle tradizioni, è spesso oggetto di infinite discussioni

Molto amato e richiesto, il tortél di patate è uno dei piatti tipici della Val di Non e apprezzato anche dai turisti che, una volta giunti in Trentino, possono lasciarsi coccolare dalla buona cucina locale. Quando la raccontano, la ricetta sembra molto semplice, ma come ogni preparazione che ha attraversato le generazioni, esistono dei "segreti" anche per il tortél di patate. Secondo i "puristi" della Confraternita della Torta e del Tortel di Patate di Sporminore, gli ingredienti sono solo tre: patate, sale, olio. Qualcuno aggiunge un po' di cipolla o di erba cipollina; qualcuno frigge, come si faceva un tempo, nello strutto anziché nell'olio. Resta il fatto che il tortèl di patate è un'ineffabile "frittella" di patate grattugiate, da accompagnare con salumi, formaggi, carne salada, fagioli e verdure invernali come l'immancabile cavolo cappuccio bianco o rosso.

Elementi fondamentali di questa preparazione sono la consistenza, il colore, la croccantezza. Elementi spesso finiti nelle discussioni dei buongustai, che si danno consigli sul ristorante giusto in cui mangiare i "veri" tortèi de patate. A casa, poi, tutto si complica. I tortèi non devono essere né "séchi" né "onti", né "crùi" né "brusadi", non parliamo poi della forma e delle dimensioni: non devono essere troppo grandi, troppo piccoli, troppo spessi, troppo sottili. Insomma, una ricetta così semplice è diventata un vero e proprio rompicapo per chi volesse cimentarsi nella versione casalinga dei famosi tortéi.

Ecco il segreto: la grattugia

Il sito "I Love Val Di Non" ha pubblicato alcuni consigli utili. Delle vere e proprie "dritte" che effettivamente possono cambiare di molto il risultato finale. Anzitutto la grattugia: qualche trentino la riconoscerà subito, ma tanti forse non sospettano nemmeno che per fare "i tortèi, quéi giusti" ci vuole la grattugia giusta. Si tratta di una grattugia speciale con fori di circa mezzo centimetro rialzati e seghettati.

Se non l'avete e volete provare la ricetta, procuratevela. In secondo luogo le patate: rigorosamente a pasta bianca, non troppo acerba, non acquosa, e ovviamente né troppo grande né troppo piccola. Infine, come per ogni friggitura il segreto è abbondare con l'olio, ben caldo. Solitamente si usa olio di semi, ma come detto un tempo si friggeva rigorosamente nello strutto. A voi la scelta, e buon appetito. 

La ricetta

Con 2 kg di patate a pasta bianca si ottengono tortèi sufficienti per 5 persone. Le patate vanno sbucciate e grattuggiate con l'apposita grattugia. L'acqua in eccesso va eventualmente eliminata in questa fase. Si aggiungono 2 o 3 cucchiai di farina e qualche pizzico di sale. Con questo impasto si formano dei "dischi" di circa 4 centimetri di diametro, che vengono poi fritti in una padella con abbondante olio di semi. Naturalmente vanno preparati al momento: fatti, serviti e mangiati. 

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