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Come difendersi dalle truffe, i carabinieri incontrano gli anziani

L'incontro, tenuto dal comandante della stazione carabinieri di Arco, il Luogotenente Mirko Sollecito, ha avuto una durata di due ore ed è stato organizzato proprio alla luce dei numerosi tentativi verificatisi di recente

Mercoledì 25 ottobre, presso ''Palazzo Panni'' di Arco, sede storica dell'Università della Terza Età - Utetd, di fronte a più di settanta persone, si è svolta una conferenza inerente il tema attualissimo delle truffe agli anziani commesse sia con la modalità del ''finto carabiniere'' che quelle così dette ''on line'', messe a segno attraverso i siti di e-commerce. L'incontro, tenuto dal comandante della stazione carabinieri di Arco, il Luogotenente Mirko Sollecito, ha avuto una durata di due ore ed è stato organizzato proprio alla luce dei numerosi tentativi verificatisi qualche settimana nei Comuni della Busa e delle Giudicarie.

Carabinieri incontrano anziani ad Arco per parlare di truffe

In quel frangente, nel giro di pochissime ore, sette anziani hanno ricevuto una telefonata da un sedicente ''avvocato o maresciallo dei carabinieri'' che, fingendo che un parente della vittima aveva provocato un gravissimo incidente con feriti ed era stato conseguentemente arrestato, chiedeva una somma di denaro in contanti per ottenerne il rilascio. Tutti i tentativi non sono andati a segno, grazie all'avvedutezza delle persone contattate che non hanno creduto al loro interlocutore, mandandolo ''a quel paese'' e grazie all'attività informativa svolta da parte dell'Arma in questi anni.

I carabinieri spiegano come comportarsi

Durante l'evento, in cui sono stati analizzati i casi pratici effettivamente avvenuti, è stato ribadito ai partecipanti che in nessun caso un operatore delle forze di polizia può presentarsi presso le varie abitazioni chiedendo una somma di denaro per il rilascio di un loro parente: pertanto, qualora dovessero ricevere simili telefonate, dovranno pensare che è in atto un tentativo di truffa nei loro confronti, riagganciare e allertare subito il 112 (viceversa, mai richiamare il numero offerto dal sedicente carabiniere o avvocato).

Qualora viceversa abbiano fornito al truffatore il proprio indirizzo e sentano suonare il campanello, non dovranno mai far accedere sconosciuti all'interno delle proprie abitazioni e, anche in questo caso, dovranno allertare subito il 112. È stato poi affrontato il tema delle ''truffe on line'' in merito alle quali è stato ricordato ai partecipanti di utilizzare le piattaforme di vendita on line in modo responsabile, non credendo mai ad annunci troppo vantaggiosi e verificando sempre le recensioni di ogni venditore. In ogni caso, qualora contattati, dovranno sempre evitare di dare i numeri e i codici delle proprie carte di credito al proprio interlocutore o recarsi presso i bancomat per effettuare operazioni in base alle istruzioni ricevute dal finto acquirente, in quanto in tali casi è altamente probabile che il proprio conto corrente verrà svuotato.

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