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Cronaca

Operazione "Porta a Porta", truffa dei relatori di gas: arrestate 5 persone

Una decina di episodi che hanno fruttato circa 14000 euro ai truffatori

Facevano leva sulla paura di persone anziane i cinque truffatori arrestati all’alba di mercoledì 17 marzo. La Squadra Mobile di Trento, in collaborazione con le Squadre Mobili di Brescia e Crotone, al termine di indagini coordinate dal Servizio Centrale Operativo e dirette dalla Procura della Repubblica di Trento, ha eseguito 5 misure cautelari personali, di cui una in carcere e quattro ai domiciliari a carico di altrettanti soggetti, in quanto autori di circa 10 episodi di truffa in danno di anziani, tutti avvenuti a Trento ed in provincia, per un valore complessivo di circa 14000 euro.

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Il gruppo criminale è stato in grado di elaborare un ingegnoso raggiro nei confronti di persone ultra-settantenni, tale da far leva sul timore che nelle abitazioni di quest’ultimi ci potessero essere fughe di gas non rilevate e pertanto pericolose perché in grado di provocare esplosioni interne agli appartamenti. A fronte di questo pericolo inventato, i truffatori hanno proposto alle vittime impaurite, la possibilità di prevenire eventuali disastri attraverso l’acquisto di un’apparecchiatura in grado di rilevare all’istante e bloccare le fuoriuscite di combustibile. Strumentazione venduta “porta a porta” a un prezzo di 299 euro dagli stessi autori della truffa, che si sono presentati alle vittime come agenti di società specializzate nella sicurezza degli impianti domestici.

Nel corso delle indagini è emerso che queste società non avessero alcuna abilitazione o professionalità in grado di poter garantire la sicurezza degli impianti di erogazione del gas per abitazioni, ma che l’attività cardine fosse la vendita porta a porta di prodotti generici. Una volta carpita la buona fede degli ultra-settantenni, sono stati stipulati contratti fittizi in cui in seguito all’acquisto dell’apparecchiatura si prevedevano anche fittizi controlli di manutenzione degli stessi impianti.

Inoltre, la strumentazione venduta è risultata assolutamente non idonea per la rilevazione delle fughe di gas nonché non conforme ai prodotti importati al di fuori dell’Unione Europea, pertanto priva della marchiatura “CE”. A fronte dei 299 euro richiesti alle vittime, l’organizzazione criminale comprava in rete, a un prezzo variabile tra i 4 ed i 9 dollari, la strumentazione venduta porta a porta.  

Le indagini hanno permesso di accertare che in due dei dieci episodi di truffa, le vittime abbiano acquistato più di un apparecchio. In una circostanza ne sono stati venduti 6 ad una coppia di ottantenni di Trento, per un valore di 1800 euro; in un’altra 20 ad una signora vedova circa 75 anni, anch’essa residente nel capoluogo trentino, per un totale di circa 6000 euro. I pagamenti sono stati fatti attraversi il pos portatile del quale i truffatori si erano dotati e il denaro transitava sui conti corrente delle società di cui gli stessi dicevano di essere emissari.

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