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Cronaca

Trento, ancora aggressioni e violenza in carcere

C'è molta rabbia e sconforto tra gli appartenenti del sindacato che tornano a denunciare una situazione non più sostenibile

Ancora aggressioni per minare la sicurezza nella Casa Circondariale di Trento. La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario generale Donato Capece: “Dopo l'aggressione avvenuta due giorni fa, questa mattina (giovedì 21 ottobre ndr) è avvenuta un'altra aggressione da parte di un detenuto di origine africana (Guinea Bissau) nei confronti di un Ispettore di Sorveglianza. Nello specifico, il detenuto, dopo essere uscito dalla cella non voleva più farci ritorno applicando una resistenza attiva. L'ispettore pertanto, unitamente ad altro personale, effettuava una lunga mediazione per poi accompagnarlo con estrema fatica ma con elevata professionalità nella cella. Giunto all'interno del locale, in maniera improvvisa lo stesso sferrava un violento pugno all'ispettore colpendolo all'occhio sinistro. Il collega è stato accompagnato presso l'ospedale cittadino per le cure del caso”.

C'è molta rabbia e sconforto tra gli appartenenti del sindacato che tornano a denunciare una situazione non più sostenibile. Capece aggiunge che “a causa della gravissima carenza di personale, di mezzi di protezione personale e di mancanza di provvedimenti nei confronti di tali soggetti da parte dell'Amministrazione, la popolazione detenuta  continua ad avere atteggiamenti di totale mancanza di rispetto nei confronti del Personale, infatti i casi di minacce, sputi e aggressioni ormai sono all'ordine del giorno. Il personale vive in uno stato di abbandono e di assenza totale di tutela, infatti si avverte un clima di malessere generale e di massima tensione”. Il leader del Sappe richiama i vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria “ad intervenire sulle criticità del carcere di Treno: due gravi eventi violenti in tre giorni sono sintomatici di una situazione ad alta tensione che necessita di urgenti rimedi”.

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