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L'opinione / Val di Sole

Orsi trentini, Messner: "Occorre dimezzarli”

L'esperto alpinista ripercorre la scomparsa dell'orso e il suo inserimento. Per lui, uccidere l'orso che uccide è una "soluzione a metà"

Esperti di montagna e non, biologi, politici e vip. Insomma, tutti stanno dando la propria opinione sulla questione orsi. Dalla morte di Andrea Papi, il 26enne di Caldes ucciso sul monte Peller, vicino a casa, da JJ4, le discussioni sulla questione sono state centinaia, se non migliaia, su giornali, tv, radio e anche social. Tutti, anche chi non conosce il territorio e la storia del reinserimento dell’orso sul territorio. Tra le tante critiche e opinioni, c’è, però, anche il parere di chi la montagna la conosce bene. 

Tra questi, il noto Reinhold Messner che, all’Agi ha recentemente dichiarato: "Il nostro habitat non è più fatto per ospitare così tanti orsi. I contadini di montagna non possono più sopportare orsi e lupi perché causano danni enormi anche a livello emozionale".

E poi ha continuato: "Non dimentichiamoci che il problema esiste da tempo, due anni fa due orsi hanno attraversato la superstrada Meb-Bo (Merano-Bolzano). Se si incontrano orsi di notte c’è a rischio la vita dell’uomo. Bisogna diminuire gli orsi magari trasferirli in Siberia, in Russia, nell’est del Tibet, dove gli spazi sono enormi ma purtroppo è molto costoso”, aggiunge l’alpinista e chiede poi che si muova la politica: “La responsabilità di quanto accaduto non è dei governatori di Bolzano e Trento ma della politica che a Roma ha bloccato le leggi".

L’orso è stato reintrodotto in Trentino a fine anni Novanta, con il progetto Life Ursus, non c’era più nei boschi. E il cambiamento successivo che possono aver subito le valli e la stessa montagna, non favorirebbe dunque la ripopolazione incontrollata del grande carnivoro. "In Trentino non si possono avere cento e più orsi bruni - ha detto Messener a La Stampa -. Il progetto era infatti di averne la metà. Circa 120 anni fa l’orso è sparito dalle nostre Alpi e i motivi non sono un mistero, è stato estinto per ragioni economiche. E allora non c’era il turismo come oggi. Come far convivere nei nostri boschi l’orso e il turista? E come riuscire a arginare gli attacchi dei branchi di lupi alle greggi? La risposta non è imbracciare il fucile, ma fare una legge per poter regolare la popolazione dei predatori". 


Messner non è contrario agli abbattimenti, in un’ottica di convivenza tra tutti gli animali e l’uomo. Per lui serve "una normativa che rispetti uomini e animali. I lupi stanno decimando le greggi di pecore e capre, gli allevatori non ne possono più e c’è già chi ha deciso di andarsene. Non si possono abbattere orsi e lupi, ma l’orso ha popolato i boschi in modo esagerato. Occorre dimezzarli. Uccidere l’orso che uccide è una soluzione a metà".

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