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Cronaca Gardolo

Condannata guardia penitenziaria: "Ha abusato dei mezzi di correzione"

Era imputato per un presunto abuso di autorità, ma il giudice ha deciso per la derubricazione del reato, cioè abuso di mezzi di correzione. La vicenda era nata dopo che un detenuto del carcere di Spini aveva lamentato di aver subito un trattamento esagerato

Si è concluso con 20 giorni di reclusione e 1.000 euro di risarcimento (pena sospesa) il processo di primo grado nei confronti di Fabio Piazza, delegato sindacale del Sinappe, il sindacato di categoria più rappresentativo del personale del carcere di Spini di Gardolo a Trento. Piazza era imputato per un presunto abuso di autorità, ma il giudice ha deciso per la derubricazione del reato, cioè abuso di mezzi di correzione. La vicenda era nata dopo che un detenuto del carcere di Spini aveva lamentato di aver subito un trattamento esagerato: si era agitato e le guardie carcerarie, in particolare proprio Piazza, lo avevano chiuso in un luogo in cui non potesse nuocere ad altri. Una soluzione  sproporzionata, secondo il giudice. Il sindacalista Andrea Mazzarese commenta così la decisione del Tribunale di Trento: "L'accusa era stata costruita per togliere di mezzo un delegato sindacale scomodo come Piazza. Il risultato non era quello che ci aspettavano. Siamo certi che tutto è nato da ripercussioni sul rapporto con la precedente dirigente. Prendiamo atto della sentenza, leggeremo le motivazioni e poi faremo della valutazioni per un possibile ricorso in appello. Siamo sicuri che la verità verrà a galla - afferma Mazzarese -. Come segreteria del Sinappe sono 10 mesi che non abbiamo la dirigente, si sono susseguiti tre direttori in missione e purtroppo manca la continuità per risolvere i problemi straordinari che ci portiamo dietro dall'apertura del carcere".

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