rotate-mobile
Cronaca Centro storico

Prati: sette in condotta allo studente che denunciò il mancato invito del Movimento 5 Stelle

Il consigliere M5S Degasperi: "Se confermato saremmo di fronte ad una cosa gravissima. Si tratterebbe di un vero e proprio atto di bullismo verso uno studente da parte delle istituzioni scolastiche, una sorta di vendetta postuma"

"Molti ricorderanno la vicenda dello studente del liceo Prati di Trento, che pur non essendo un simpatizzante del M5S ne denunciò l'esclusione dal dibattito sul tema dei matrimoni gay che si sarebbe tenuto presso la sua scuola perche' la preside avrebbe ritenuto il movimento 'Aria Fritta'. E' notizia di oggi che l'onesta' intellettuale dello studente e' stata ripagata: 7 in condotta per 'non aver mantenuto un rapporto corretto con l'istituzione scolastica', come riporta lo stesso ragazzo sul suo blog". Ad affermarlo, in una nota, il Movimento 5 stelle del Trentino.

"Se fosse confermato che il 7 in condotta e' conseguenza della sua denuncia riguardo all'esclusione del M5S dal dibattito pubblico tenuto al Prati - afferma il consigliere provinciale trentino del partito Filippo Degasperi - saremmo di fronte ad una cosa gravissima. Si tratterebbe di un vero e proprio atto di bullismo verso uno studente da parte delle istituzioni scolastiche, una sorta di vendetta postuma verso il 'delatore', reo di aver reso note, con tanto di prove, le ragioni dell'esclusione di una forza politica da una discussione di interesse pubblico sulla base delle private opinioni di una preside. La riflessione che questa vicenda fa sorgere e' semplice. La scuola dovrebbe insegnare il pensiero critico, dovrebbe risvegliare le coscienze, non reprimerle, e soprattutto non dovrebbe inculcare il conformismo della comodita'".

Degasperi conclude rivolgendosi allo studente: "Voglio dirgli di non vergognarsi di quel 7 in condotta, ma anzi di portarlo con orgoglio, come fosse una medaglia al merito. In questo Paese nel 1931, degli oltre 1.200 professori universitari italiani allora in ruolo soltanto 12 si rifiutarono di giurare fedelta' al fascismo e per questo persero la cattedra e vennero pubblicamente esecrati, eppure oggi noi ricordiamo e celebriamo la dirittura morale di quei 12 uomini coraggiosi, non la pavidita' ed il conformismo di tutti gli altri. Il paragone e' certo un po' azzardato, ma nel suo piccolo ha dato un esempio se non uguale almeno simile e di questo gli va dato merito".
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prati: sette in condotta allo studente che denunciò il mancato invito del Movimento 5 Stelle

TrentoToday è in caricamento