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L'intervento

Sanità, la Cisl replica all’Apss

Critiche su tempi, liste d’attesa e sull’attrattività per i medici provenienti da fuori regione

Sul bilancio fatto dal direttore generale Antonio Ferro sull’andamento di Apss, è intervenuto il dottor Nicola Paoli segretario generale della Cisl per i medici del Trentino, che ha posto l’attenzione  su una serie di punti legati alla sanità del territorio.

“Le quasi tremila ecografie trentine, dichiarate da Apss in ritardo sui tempi, di spettanza generalistica, potevano essere effettuate dai medici di medicina generale della provincia di Trento che, negli ultimi sette anni, se non di più, si sono formati con corsi di valenza nazionale e locale, accreditati, all’uso dell'ecografo, come previsto dal nostro contratto di lavoro inserito negli obiettivi prioritari di politica sanitaria nazionale” spiega il dottor Paoli.

Lo stesso aggiunge poi che l’attrattività, messa in atto da Apss e Provincia per medici provenienti da fuori regione, è al momento insufficiente: “Lo sarà sempre di più se non si livellerà il contratto nazionale, firmato tre anni fa a Roma, con quello provinciale ancora fermo al 2003”.

Sul tema delle liste d’attesa, infine, Paoli spiega: “Se vogliamo essere lungimiranti e abbattere le liste d’attesa, non è la strada giusta aumentare gli accessi specialistici delle strutture accreditate private tout court. Sarebbe più opportuno che queste strutture private, lavorassero con il servizio sanitario provinciale per essere accreditate dalla nostra provincia, nelle ore serali, i sabati e le domeniche, quando gli specialisti pubblici, per contratto, non possono invece lavorare con il pubblico”.

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