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La polemica / Arco

"Nel mio bar gli animali sono ben accetti": il locale si difende dalle accuse dopo la rissa

La notizia è stata fraintesa sui social

Parte offesa della rissa e anche costretti a difendersi dagli attacchi sui social. I gestori del bar Ozone di Arco, dove qualche settimana fa è scoppiata una lite per il semplice ingresso di un cane nel locale, si sono espressi nelle ultime ore sulla vicenda che li ha visto sfortunatamente coinvolti. 

Scene da film western

Lo scorso 31 agosto, una persona è entrata nel bar con l’animale: è bastato questo a scatenare la rabbia di alcuni avventori, già ubriachi, che hanno iniziato a discutere animatamente con il cliente. Da lì la situazione è degenerata ed è scoppiata la rissa, con tanto di lancio di sedie e bicchieri. Il barista ha subito chiamato i carabinieri, che giunti sul posto hanno denunciato quattro dei clienti coinvolti e, grazie anche alle testimonianze dei presenti, sono poi risaliti ad altri due nei giorni successivi. In tutto questo, il bar ha consegnato un preventivo di 1120 euro per i danni al locale. 

Nelle ultime ore, tuttavia, i fatti sono stati fraintesi sui social, dove molti utenti hanno iniziato ad accusare il locale ritenuto responsabile di non voler consentire l’accesso a cani e altri animali: “Trovo assurdo lasciare i miei soldi a chi esclude un animale tenuto al guinzaglio”, si legge. Altri rincarano la dose: “Il Trentino deve diventare più rispettoso verso gli animali, a 360 gradi”. E ancora: “Inaudito vietare l’ingresso ai cani”. Una notizia falsa che l’Ozone ha voluto smentire: “Posso assicurare che nel mio bar gli animali sono ben accetti”, scrivono i gestori in risposta ad alcuni commenti. Oltre al preventivo, tramite i legali il bar ha anche sporto querela per danni a carico dei responsabili della rissa. 

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