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Cronaca Piazza Dante

Rimpatrio volontario assistito, ecco cos'è

Inizia con l'attivazione di un percorso di riflessione da parte della persona che decide di ritornare alla terra d'origine, include il pagamento del viaggio ma, diversamente dai casi di rimpatrio forzato, prevede progetti di reinserimento sociale e lavorativo in patria

Anche le province di Trento e di Bolzano aderiscono alla Rete Italiana per il Ritorno Volontario Assistito che riunisce 340 realtà del privato sociale e istituzioni di tutte le Regioni per la promozione di percorsi di rimpatrio di stranieri nella terra d'origine. Il progetto per il Trentino è stato presentato ieri dall'assessore alla solidarietà sociale Donata Borgonovo Re ed è gestito da Cinformi e assistenti sociali. Si tratta di una forma di rimpatrio opposta a quello "forzato" che avviene in casi giudiziari, si arriva comunque al pagamento del viaggio ma attraverso un percorso di aiuto e di reintegrazione sociale e anche lavorativa nel paese d'origine. "Un ritorno che non rappresenta un "fallimento" migratorio" come ha spiegato Borgonovo Re. 

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