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Cronaca

Alberi nel deserto: finanziati sette progetti di riforestazione

Via libera a sette nuovi progetti di riforestazione, che verranno realizzati da organismi di volontariato trentini, assieme a partner locali in diverse realtà dell'Africa e dell'America Latina

Via libera a sette nuovi progetti di riforestazione, che verranno realizzati da organismi di volontariato trentini, assieme a partner locali in diverse realtà dell'Africa e dell'America Latina. L'impegno finanziario della Provincia è di circa 350mila euro. I progetti potranno essere portati a termine da qui al 2014. Nel 2010 con un primo bando sono stati avviati cinque progetti, ora in fase di ultimazione. Con il secondo bando, adottato nel 2012, si è deciso di finanziare alcune nuove iniziative, che sono state presentate oggi. I progetti verranno realizzati dalle associazioni Acav, Amici Trentini, Atout Africa, Edus, Nuove energie, MLAL, Shishu, Trentino insieme, rispettivamente in Uganda e R.D. Congo, Bolivia, Benin, Mozambico, Haiti, Brasile, Tanzania e Brasile.

Associazione SHISHU Volontariato internazionale - Progetto di riforestazione Tekoha Sustentàvel, Brasile
 
Il progetto di riforestazione Tekoha Sustentàvel prevede la partecipazione di quattro aldeias indigene Guarnì degli stati del Paranà e di Santa Caterina; nelle 4 aldeias saranno piantate 30.000 piantine per riforestare terreni degradati e 13.750 per sviluppare sistemi agroforestali, rispettivamente in 12 e 5,5 ettari di terreno. Sia i vivai che i terreni dove verranno poi piantate le piantine saranno a gestione ed uso comunitario. In Trentino verranno coinvolte 30 classi e quindi circa 600 alunni  in percorsi di educazione ambientale e di scambio con le scuole delle aldeias coinvolte nel progetto.
 
Associazione ACAV - Progetto di forestazione a sostegno della salvaguardia del patrimonio forestale del Distretto di Koboko, West-Nile, Uganda e della Chefferie des Kakwa, Distretto dell'Ituri, provincia Orientale, Repubblica Democratica del Congo 
 
Tre grandi multinazionali interessate ai bassi costi di produzione stanno comprando i terreni e attivando una monocoltura intensiva di tabacco, che porta al disboscamento di vaste aree e all’impoverimento dei terreni. Il progetto intende realizzare 200 foreste per un totale di 160 ettari e 102.000 piante messe a dimora. Si conta di raggiungere direttamente 160 contadini che saranno formati e metteranno a disposizione i loro terreni. Verranno coinvolte 40 scuole e verranno realizzati 15 vivai per la produzione di piante forestali che saranno gestiti da 250 contadini che verranno formati per questo.
 
 Associazione ATOUT African Arch it - COO_BEN_FIX: progetto di riforestazione, Benin
 
Il progetto si realizza nel Comune di Pehunco, nel nord del Benin in un’area al confine con il deserto del Sahara. Il progetto finanziato si propone come progetto pilota e interesserà una prima area di 10 ettari, che verrà trasformata in foresta e verrà in seguito estesa anche alle aree limitrofe. E’ previsto un insediamento umano in ciascun lotto (10 nuclei familiari) per il presidio, la sorveglianza e le attività colturali.  Verrà predisposto un vivaio comunitario dove verranno prodotte piante forestali indicate dalla comunità alcune con caratteristiche anche agroalimentari e medicinali, successivamente le piantine verranno piantate nei 10 ettari.
 
Associazione MLAL Trento- Nuove Energie: Progetto di lotta alla deforestazione e promozione dell'accesso a fonti energetiche sostenibili nella regione del Plateau Central, Haiti
 
Il progetto prevede la costruzione di 3 vivai comunitari per la produzione di essenze forestali e da frutto che fungeranno da campo scuola gestito dalle comunità, ogni vivaio produrrà 10.000 piante ogni anno; la realizzazione di 3 boschi energetici e dimostrativi (10 ettari) dove verranno piantate le essenze a crescita rapida, tramite un sistema di prelievo rotativo verrà mantenuta una copertura costante; la formazione di circa 100 persone su tecniche agroforestali; la diffusione di tecnologie semplificate efficienti per la cottura dei cibi introducendo, attraverso la formazione di fabbri locali, fornelli migliorati e la sensibilizzazione al risparmio delle essenze forestali; la creazione di 3 laboratori pilota di produzione di carbone alternativo, utilizzando scarti e residui agricoli (briquettes per uso domestico) con l’obiettivo nel lungo periodo di promuovere piccole imprese rurali per la produzione del carbone alternativo.
 
 Associazione TRENTINO INSIEME - Getting REDDy: compensazione delle emissioni tramite prevenzione della deforestazione in Tanzania e nell'Amazzonia brasiliana
 
In Amazzonia, presso la comunità Xixuaù, si intende estendere una porzione di foresta protetta. Il progetto prevede l’estensione a ulteriori 1.400 ettari delle attività di gestione e tutela già in corso, il loro consolidamento e verrà intrapresa ulteriore ricerca scientifica per la conoscenza della biodiversità locale. Verranno infine certificate le riserve forestali di villaggio, dotate di piani gestionali con specifici diritti d’uso.
 
Associazione AMICI TRENTINI- Produzione di piantine per la riforestazione di aree degradate ed erose del municipio di Irupana De Los Yungas come strategia pilota per la produzione di CO2, Bolivia
 
Il progetto si realizza in un’area che coinvolge gli 8 cantoni del Municipio di Irupana, regione di Los Yungas, Bolivia e propone la riforestazione di 40 ettari con specie forestali adeguate ed è prevista la realizzazione di un vivaio che produrrà 30.000 piantine forestali e ornamentali. Verranno formati 160 agricoltori che saranno accompagnati nelle attività di piantagione e sarà sensibilizzata l’intera comunità al rispetto delle risorse ambientali e della biodiversità.
 
EDUS - Sviluppo rurale e riforestazione nella provincia di Cabo Delgado, Mozambico
 
Il progetto permetterà l’avvio di un associazione di piccoli produttori consolidando un modello di sviluppo rurale sostenibile attraverso il rafforzamento di 130 attività agricole e la riforestazione di un area di 40 ha grazie alla messa a dimora di 32.000 piante. Per garantire la sostenibilità ed il ripristino piantine si prevede di avviare un piccolo vivaio forestale e un’attività di formazione degli agricoltori locali.
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