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"Meglio un passato di verdura che un futuro di mer…"

La protesta degli attivisti vegani di Ribellione Animale è arrivata anche a Trento in occasione del World Vegan Day

C’è anche Trento tra le città in cui, tra mercoledì 1 durante il World Vegan Day, e giovedì 2 novembre, ha avuto luogo la protesta degli attivisti di Ribellione Animale, entrati nei supermercati per chiedere lo stop ai sussidi sui prodotti animali e la transizione ad un sistema alimentare a base vegetale. Oltre al capoluogo ad essere “colpite” sono state anche le città di Cuneo, Genova, Mantova, Milano, Palermo, Torino e Trieste.

Sui cartelli e sugli striscioni delle attiviste di Ribellione Animale, con i quali giravano per le corsie dei supermercati soprattutto nei reparti di macelleria, slogan ma anche dati che testimoniano "lo sterminio animale operato dal reparto zootecnico, il dannoso impatto ambientale causato dagli allevamenti intensivi e dall’industria ittica, e lo spreco di suolo e risorse indispensabili al mantenimento degli ecosistemi".

“Tra le misure che chiediamo al governo italiano vi è la rimozione dell’Iva al 22% sui prodotti di prima necessità a base vegetale, penalizzando quelli che hanno un alto impatto ambientale. Inoltre chiediamo la sospensione dell’apertura e dell’ampliamento di nuovi mattatoi e allevamenti, in modo tale da redistribuire i sussidi destinati all’industria zootecnica alla transizione agroecologica delle aziende italiane” hanno spiegato gli attivisti.

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