Omogeneizzato scaduto da due anni al supermercato, bimbo di 8 mesi in ospedale
L'avvocato Tasin: «La mamma del bambino aveva comprato una dozzina di confezioni, è andata sulla fiducia, non ha controllato la data di scadenza. Purtroppo, che fosse scaduto, è emerso quando il bimbo è stato male»
Paura a Trento per un bimbo di 8 mesi e per i suoi giovanissimi genitori. Il piccolo, dopo aver mangiato un omogeneizzato con formaggio e prosciutto, acquistato il 9 giugno 2021 in un supermercato della città, ha iniziato a piangere, vomitare e ad avere la dissenteria. I due giovani sono andati di corsa all'ospedale Santa Chiara di Trento, al pronto soccorso il piccolo è stato immediatamente visitato, gli sono stati somministrati dei medicinali. Il fatto è accaduto nella stessa settimana in cui è stato acquistato l'omogeneizzato. La notizia è stata resa nota venerdì 18 giugno.
«Ad oggi (venerdì 18 giugno ndr), dopo diversi giorni, il bambino presenta ancora delle alterazioni del sonno, disturbi e disidratazione» racconta l'avvocato Claudio Tasin, che segue questa giovane famiglia. «La mamma del bambino aveva comprato una dozzina di confezioni, è andata sulla fiducia, non ha controllato la data di scadenza. Purtroppo, che fosse scaduto, è emerso quando il bimbo è stato male». L'omogeneizzato è scaduto a luglio del 2019, quasi due anni prima. «La prima cosa era importante far star bene il piccolo, ma a breve verranno formalizzati gli atti, conferma l'avvocato Tasin: «Il più semplice è una denuncia, non solo per le lesioni subite che potranno contenersi, ma per la vendita di alimenti scaduti».