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Cronaca

Motorizzazione, Zanella: "dopo Sara un altro caso?"

A differenza di quanto successo alla giovane studentessa, in questo caso non sarebbero state interpellate le forze dell’ordine per accertare se si trattasse di dispositivi elettronici vietati, ma il ragazzo è stato respinto all’esame

A più di due mesi da quanto denunciato da Sara Qasmi Zouane, la studentessa trentina che ha raccontato pubblicamente sui social di avere subito un episodio discriminatorio durante il suo esame per la patente sostenuto alla Motorizzazione civile di Trento, il consigliere provinciale Paolo Zanella porta alla luce un'altra storia e presenta un'interrogazione al presidente della Pat, Maurizio Fugatti. 

"Era il 27 maggio 2021 e uno degli esaminatori presenti ha avuto nei suoi confronti un atteggiamento definito dalla stessa “bullizzante” ed evidentemente razzista davanti a tutti i presenti - scrive Zanella -. Un episodio simile ci viene riferito essere avvenuto il 18 giugno 2021. Un ragazzo di origini calabresi, durante l'esame di teoria della patente presso la Motorizzazione civile di Trento, ha subito atteggiamenti discriminatori da parte di un esaminatore, analoghi a quelli subiti da Sara Arrigoni Qasmi Zouane".

"Entrambi sono stati derisi e “bullizzati”  a partire dalla lettura del documento d’identità - continua Zanella -. Mentre alla ragazza veniva storpiato il nome e veniva fatto subire un controllo insistente durante l’esame che poi è scaturito nella perquisizione,  il ragazzo è stato oggetto di battute sgradevoli sulla sua origine meridionale e successivamente insultato con epiteti francamente razzisti: “siete peggio dei negri” nel momento in cui gli è stato contestato di avere un “dispositivo” elettronico nell’orecchio, che pare fosse soltanto un tappino per le orecchie".

A differenza di quanto successo alla giovane studentessa, in questo caso non sarebbero state interpellate le forze dell’ordine per accertare se si trattasse di dispositivi elettronici vietati, ma il ragazzo è stato respinto all’esame, anche se pare che lo avesse superato, proprio perché in posseso di questo presunto dispositivo. "Risulta quanto mai strana la differente procedura seguita una volta contestata la presenza di dispositivi vietati: la prima volta l’esaminatore ha chiamato le forze dell’ordine per procedere alla perquisizione della ragazza, mentre nel secondo caso, nel momento in cui è stato chiesto al ragazzo di mettere sul tavolo ciò che aveva nelle orecchie ha, immediatamente, posto sul tavolo il suo tappino - spiega Zanella -. A quel punto si immaginava che questo venisse preso per essere analizzato e, eventualmente nel caso ci fossero irregolarità, sequestrato. Ma anche di fronte alla richiesta fatta dal ragazzo stesso di far intervenire le forze dell’ordine per poter dimostrare di essere in regola, non è stato fatto intervenire nessuno".

Essendo la motorizzazione civile un Servizio della Provincia Autonoma di Trento, sull'accaduto il consigliere Zanella ha presentato una interrogazione rivolta al presidente Fugatti, dove chiede:

"se, successivamente alla denuncia di Sara Arrigoni Qasmi Zouane, ci sia stata una verifica da parte della Provincia circa l’episodio discriminatorio segnalato presso la Motorizzazione civile di Trento;

cosa sia emerso da tale verifica e se siano stati presi provvedimenti;

se ci sono informaziozioni circa episodi di discriminazione razziale o su altra base durante gli esami per il rilascio delle patenti di guida;

se gli esaminatori e gli assistenti in turno il 27 maggio e il 18 giugno sono gli stessi o comunque se almeno uno di loro era presente agli esami di entrambe i ragazzi e se sì di chi si tratta;

chi ha il compito di vigilare su comportamenti etici e deontologici dei dipendenti, esaminatori e assistenti nella Motorizzazione civile di Trento".

Al primo pomeriggio di luneì 16 agosto, dalla Motorizzazione non sono arrivate conferme né smentite. Il giovane che avrebbe subito l'ingiustizia starebbe attualmente valutando con il proprio avvocato di presentare un esposto.

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