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Cronaca Gardolo / Località Spini di Gardolo

La Regione gestirà gli imputati "messi alla prova"

Firmato l'accordo sulla giustizia riparativa: il Centro per la Mediazione della Regione, già attivo con i minori entrati nel circuito penale, gestirà anche 166 casi di imputati adulti, altri 255 hanno fatto richiesta

L'istituto della "messa alla prova" sarà gestito dalla Regione anche per quanto riguarda gli adulti: è quanto prevede un accordo firmato oggi dall'assessore regionale Giuseppe Detomas e dal Provveditore per l'amministrazione penitenziaria del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige Enrico Sbriglia. L'istituto della "messa alla prova" dà la possibilità agli imputati, che hanno fatto richiesta di sospensione del processo, di svolgere un periodo di lavori di pubblica utilità. Non solo: il Centro per la Mediazione, di competenza regionale, potrà avviare percorsi di conciliazione con la vittima.

Il Centro per la Mediazione della Regione, operativo a Trento dal 2004, è nato per supportare l'attività dei giudici di pace che possono avvalersene per favorire la conciliazione fra le parti. Dal 2009 l'attività del centro ha trovato svolgimento a regime con l'assunzione a tempo indeterminato di personale con una specifica competenza e preparazione professionale. Dal 2005 in poi sono state firmate intese con le autorità giudiziarie minorili di Trento e l'Ufficio per i servizi sociali per i minorenni di Trento che hanno permesso l’estensione dell'attività del Centro anche in ambito minorile. In Trentino Alto Adige, prima regione ad attivare un centro di mediazione a carattere pubblico, già 166 imputati stanno usufruendo della messa alla prova, mentre altre 255 hanno richiesto di potervi essere ammessi. 

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