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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso

È l’aguzzino di moglie e figlio: condannato

La vicenda di un 30enne residente in Trentino

Da padre e marito era diventato un aguzzino oppressore: possessivo oltremodo nei confronti della compagna e di uno dei figli, un bambino di 3 anni, entrambi oggetto delle punizioni e delle vessazioni di un 30enne residente in Trentino condannato in tribunale a una pena di 2 anni e 8 mesi per maltrattamenti aggravati e al risarcimento della vittima per 6mila euro.

I fatti

Secondo la ricostruzione riportata da L’Adige, le vessazioni e gli scatti d’ira dell’uomo erano opprimenti. Possessivo fino allo sfinimento nei confronti della moglie (la quale si era rivolta alle forze dell’ordine nel 2019 per segnalare la cosa, anche se la vicenda non aveva poi avuto seguito), spesso puniva la donna e il figlio in modi eclatanti anche per sciocchezze.

Infatti, si parla di momenti in cui i due erano stati fatti scendere dalla macchina e proseguire a piedi dopo una discussione, oppure del figlio chiuso in una stanza al buio, per non parlare poi di quando, dopo la separazione, l’uomo aveva cercato di introdursi in casa della donna, arrivando addirittura a metterle uno smartphone sotto la scocca dell’auto per poterne monitorare gli spostamenti.

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La fine dell’incubo

Dopo quest’ultimo fatto la donna ha deciso di denunciare il tutto, portando l’uomo in tribunale. E proprio alla sbarra si è conclusa la vicenda, con la condanna dell'ex marito per maltrattamento aggravato alla presenza di minori.

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