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Cronaca

Anche Bezzi (FI) interviene sulla movida: "Il centro città senza giovani è morto"

Sull'idea di spostare il locali fuori dal centro, in questo caso con particolare riferimeto alla vicenda della Cantinota ritenuto "l'unico posto di aggregazione notturna in città", interviene anche il consigliere provinciale di Forza italia Giacomo Bezzi con una lettera aperta

La questione della vita "notturna" (manteniamo le virgolette) a Trento ha attirato anche l'attenzione dell'onorevole Giacomo Bezzi, ora in consiglio provinciale con Forza Italia. Bezzi si schiera dalla parte dei giovani che vogliono vivere la città anche la sera, può suonare strano visto che la questione della movida è stata messa in relazione nel dibattito recente con ordine e sicurezza, temi cari alla destra. L'interento del resto è in stretta relazione con la vicenda della Cantinota, che Bezzi definisce nel testo "l'unico centro di ritrovo notturno in città: gli altri sono tutti fuori",  storico locale di Trento ora posto sotto sequestro preventivo. Una mossa politica per dare l'ennesimo affondo alla proposta del sindaco Andreatta di "spostare" (non è chiaro come) la vita notturna fuori dal centro città? Ecco il comunicato del consigliere:

In un contesto preoccupante di disagio giovanile legato ad una grave situazione di disoccupazione, in particolare quella giovanile, fa specie vedere la nostra città di Trento ridotta la sera ad un “mortorio” di attività economiche e sociali, ad eccezione di quelle legale alla microcriminalità - peraltro affrontata in modo indecente dal Comune di Trento - che mette a rischio l’incolumità dei cittadini in varie aree cittadine come Piazza Dante, la Portela o il Magnete, come si è verificato negli ultimi mesi.
Siamo ad evidenziare come la città di Trento, che pur vuole definirsi universitaria ed aperta alle persone che vogliono venire a studiare, vivere e lavorare, non si ponga il problema di organizzare e regolamentare una sana vita giovanile serale e notturna, come in tutte le città “vive” italiane ed europee.
In particolare non si capisce come mai si sia deciso di far chiudere l’unico punto di ritrovo notturno dei giovani in città, gli altri sono tutti fuori. Forse si vogliono costringere i giovani a partecipare, non liberamente,  solo alle attività culturali politicizzate organizzate dagli adulti per controllarne il consenso?
Una città senza libertà è una citta senza futuro. Noi di Forza Italia non crediamo che in questo modo la città di Trento ed il Trentino possano diventare migliori in futuro e più liberi.
La soluzione proposta dal sindaco di Trento di ghettizzare la movida giovanile in periferia va contro tutte le esperienze delle città europee, dove la vita giovanile è nel centro delle città perché è solo qui che vi è la possibilità di avere i servizi pubblici, la sicurezza e un più adeguato ed efficace controllo del rispetto delle regole ma soprattutto perché è dove è logico e giusto che i giovani si radunino.
Un centro della città senza giovani è un centro morto.

Giacomo Bezzi

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