Botte e minacce all'amante, poi prova a dargli fuoco

È arrivata, nella giornata di mercoledì 6 dicembre, la sentenza del giudice riguardo la vicenda che aveva visto protagonisti un ottantenne delle Giudicarie e la sua amante che aveva provato a dargli fuoco. La donna, una sessantenne sudamericana, dovrà scontare un periodo di reclusione e versare un pagamento. 

Il caso 

I due convivevano da una decina d’anni. Una convivenza che, per l’uomo, era presto diventata un incubo per via dei continui scatti d’ira e maltrattamenti della donna, causati dalla gelosia. In più occasioni, lei lo avrebbe colpito con pezzi di legno usati per la stufa, mandandolo una volta anche in ospedale con sette giorni di prognosi dopo averlo ferito al volto. La vittima ha raccontato anche di un’occasione in cui la donna avrebbe afferrato un coltello e lo avrebbe lanciato contro il vetro di una porta. Diverse poi erano state le minacce, fra cui anche quella di assumere dei sicari per ucciderlo. Nel settembre 2020, l’episodio più grave che ha spinto l’uomo a sporgere denuncia ai carabinieri e portare la convivente in tribunale: mentre lui si stava dirigendo in garage per prendere la macchina e uscire di casa, lei prima avrebbe cercato di fermarlo tirandogli ancora pezzi di legno, dopodiché avrebbe afferrato una tanica con del liquido versandoglielo addosso mentre teneva in mano un accendigas. Fortunatamente, la sostanza era in realtà uno sgrassatore per tergicristalli non infiammabile e la vittima, dopo aver disarmato la donna, era riuscita a salire sulla macchina e andarsene.

A tre anni di distanza dall’accaduto, ora è arrivato il verdetto del giudice. La sessantenne è stata condannata per il reato di maltrattamenti a tre anni e sei mesi di reclusione e a un pagamento di 15mila euro.