rotate-mobile
Cronaca

Camera iperbarica di Bolzano: terapie non più a carico dell'Asl

L'Asl ha deciso di interrompere la convenzione con l'istituto iperbarico, privato, che curava anche i tanti casi di emergenza per intossicazione da monossido di carbonio. La decisione è di natura economica: la convenzione costava all'ente pubblico 400mila euro all'anno. Ora le più vicine sono quelle di Brescia e Verona

La Asl di Bolzano ha interrotto la convenzione con l'Istituto iperbarico. Dal 31 marzo non verranno più pagate all'istituto privato le prestazioni di terapia a carico del Servizio sanitario provinciale. Il centro è l'unico in regione che dispone di una camera iperbarica usata per diversi trattamenti, tra cui le intossicazioni polmonari frequenti nei casi di emergenza di cui, purtroppo, spesso diamo notizia. In questi casi le persone coinvolte, anche dalla provincia di Trento, venivano trasportate dal 118 presso la struttura bolzanina. Ora ci si dovrà rivolgere ad altre strutture convenzionate, a Verona o Brescia. Proprio in relazione a questi casi, nei mesi scorsi la UIL trentina aveva avanzato la richiesta di dotare di una camera iperbarica l'ospedale di Trento.

La decisione è di natura economica, secondo quanto ha riferito il direttore amministrativo dell'Asl Marco Cappello al quotidiano Alto Adige: "la contrattazione si era fatta inaccettabile. Le condizioni poste dalla direzione sanitaria per il rinnovo consistevano nel pagamento di un importo fisso di 100.000 euro all´anno per la gestione delle emergenze, suddiviso a metà tra l´Azienda sanitaria dell´Alto Adige e quella del Trentino, che a sua volta non dispone di una camera iperbarica (ma ciò è del tutto normale, se si pensa che in tutta l´Austria ne esiste solamente uno, a Graz), oltre ad un importo corrispondente al tariffario provinciale di 82,60 euro a prestazione, che rapportato ad un massimale di 3.800 prestazioni annue corrisponde ad ulteriori 313.880 euro".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Camera iperbarica di Bolzano: terapie non più a carico dell'Asl

TrentoToday è in caricamento