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Cronaca San Giuseppe / Via Piave

Cambio di sesso senza bisturi: dopo la sentenza della Consulta altri due casi a Trento

Ci sono altri due casi di trentini che chiedono di poter cambiare sesso all'anagrafe senza intervento chirurgico. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che si è espressa per l'inammissibilità del caso lo scorso 20 ottobre, dando di fatto ragione su tutti i fronti alla donna trentina che chiedeva di diventare uomo su tutti i documenti, altri due casi potrannno beneficiare  di questo precedente.

Tutti e tre sono difesi dall'avvocato trentino Alexander Schuster che spiega: " la Corte costituzionale ha quindi fatto la chiara scelta di entrare nel merito e decidere per la non fondatezza, avallando così nella maniera più ampia possibile l’interpretazione che come studio avevamo sostenuto nei ricorsi tridentini. Con questa lettura si pone finalmente termine a quella che abbiamo definito la “lotteria dei CAP”. Infatti , fino ad oggi, a seconda di dove la persona trans risiedeva, questa poteva non sottoporsi ad alcun intervento, come nel caso esaminato  dal Tribunale  di Rovereto nel 2013, oppure era tenuta a pesantissimi interventi chirurgici demolitivi e talvolta pure ricostruttivi: a Vercelli, Bologna, e in altri tribunali".

Nella sentenza la Corte afferma che "la prevalenza della tutela della salute dell’individuo sulla corrispondenza fra sesso anatomico e sesso anagrafico, porta a ritenere il trattamento chirurgico non quale prerequisito per accedere al procedimento di rettificazione, ma come possibile mezzo, funzionale al conseguimento di un pieno benessere psicofisico". La Corte pr la prima volta ha adottato anche l’espressione “identità di genere”, laddove la precedente giurisprudenza parlava di “identità sessuale”, sposando quindi la terminologia affermatasi a livello internazionale.

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