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La sentenza

Assegno universale, il tribunale accoglie il ricorso dei sindacati contro l'Inps

L'istituto è stato condannato per condotta discriminatoria nei confronti di una cittadina straniera

L’assegno unico universale per i figli spetta anche ai cittadini stranieri con permesso di soggiorno valido e attualmente in cerca di occupazione. Lo ha stabilito, con una sentenza del 21 settembre, il Tribunale di Trento, accogliendo il ricorso del patronato Inca Cgil e dell’associazione Asgi, intervenuti in difesa di una madre straniera residente in Trentino. 

Il caso

Alla donna, che aveva perso il lavoro nel marzo 2022, l’Inps aveva negato la concessione dell’assegno (335 euro mensili) che, secondo la circolare dell’istituto, spetta solo a cittadini stranieri con figli e regolare permesso di soggiorno per lavoro. Tale indicazione non era tuttavia prevista nella legge, motivo per cui Inca Cgil e Asgi avevano preso le difese della donna presentando ricorso in tribunale. Il giudice Giorgio Flaim ha condannato l’Inps per condotta discriminatoria, obbligandolo riconoscere l’assegno alla madre (con gli arretrati), modificare la propria circolare e riesaminare tutti i casi analoghi. 

Si tratta di una sentenza rilevante anche a livello nazionale, perché la prima di questo tipo: “Siamo soddisfatti della decisione del Tribunale di Trento – commenta il direttore del patronato Inca Cgil del Trentino Marco Colombo -. Abbiamo proposto ricorso nella convinzione che fosse ingiusto e assurdo che una cittadina venisse privata di una misura di sostegno economico per lei e i suoi figli proprio nel momento di maggiore bisogno, cioè quando il suo reddito era più basso per la perdita di lavoro”. 

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