rotate-mobile
Reato / Localita' Povo

“Nonna, sono in ospedale. Mi servono soldi”: ma è una truffa

Vittima del raggiro un’anziana di Povo che credeva di pagare le cure alla nipote ricoverata d’urgenza in Svizzera

Un episodio increscioso (e particolarmente deplorevole in quanto fatto ai danni di un’anziana) è successo mercoledì 8 febbraio nella zona collinare di Trento, come fanno sapere i carabinieri.

Nell’arco della mattinata, sono state segnalate una serie di telefonate in cui, dall’altro capo del telefono, qualcuno annunciava disgrazie, tutte assolutamente inventate, ai danni di parenti, chiedendo alle vittime di turno, anziani appunto, di raccogliere quanti più soldi e gioielli possibili per dare assistenza ai propri familiari. Beni che sarebbero stati poi consegnati al malintenzionato di turno, che si spacciava come “emissario” del parente sventurato.

In molti non sono caduti nella trappola e hanno avvisato le forze dell’ordine; non tutti, purtroppo. Un’anziana di Povo è stata contattata al telefono di casa da una donna che si spacciava per sua nipote e che le riferiva di trovarsi in Svizzera, ricoverata in ospedale, e di avere urgente bisogno di denaro per pagarsi le cure. Dopo alcuni minuti, la donna ha ricevuto la visita di un finto operatore sanitario, a cui ha consegnato l’oro che aveva in casa. Quando si è accorta del raggiro, purtroppo, era troppo tardi.

Il consiglio, come ricordano i carabinieri, è sempre quello di chiamare il 112 e fare tutte le segnalazioni necessarie, anche solo per un sospetto, con i militari che invitano, soprattutto gli anziani,  a diffidare di chi pretende soldi o preziosi per risolvere guai in cui sarebbero invischiati i propri parenti.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Nonna, sono in ospedale. Mi servono soldi”: ma è una truffa

TrentoToday è in caricamento