Il finto maresciallo truffa a Trento e viene arrestato dai veri poliziotti a Napoli
Aveva fatto un colpo da quasi 10mila euro
“Signora, sono il maresciallo Primo. Suo figlio ha investito un ragazzino, servono 9.500 euro per evitargli dei problemi”. È questo, più o meno, ciò che si è sentita dire venerdì 15 marzo, una donna 73enne di Trento; peccato che non fosse vero niente.
Presa però dal panico, la donna ha raccolto i soldi, probabilmente ripensando ai dettagli forniti da quel fantomatico carabiniere: il figlio aveva investito un minorenne a Villazzano e rischiava conseguenze penali e il ritiro della patente. Poco dopo, a casa della donna è arrivato tale “avvocato Terzi” (entrambi i nomi sono stati riferiti dai carabinieri, ma è chiaro che si tratta di identità fittizie create dal truffatore) per intascare la somma.
Quando l'anziana ha scoperto che il figlio era assieme al marito e che quindi era stata raggirata, ha subito chiamato la polizia. Una truffa bella e buona, di quelle di cui spesso si sente parlare e con il responsabile che la fa franca; ma non in questo caso.
Attraverso la visione dei sistemi di videosorveglianza, gli agenti sono riusciti a risalire all’identità del truffatore che, nel frattempo, si era dato alla fuga, prendendo un treno da Verona diretto a Napoli. Ad essere coinvolta anche la polizia ferroviaria che, alle 18, ha intercettato l’accusato - un 23enne campano con precedenti anche per droga - una volta sceso dal treno alla stazione di Napoli Centrale. L’uomo è stato trovato in possesso di tutto il denaro sottratto la mattina, eccezion fatta dei soldi che gli sono serviti per pagarsi le spese di viaggio.
Inoltre, lo stesso è stato trovato anche con alcuni gioielli di cui si sta cercando di stabilire l’origine: per il 23enne sono scattate le manette. La polizia trentina, infine, ha diramato questa comunicazione: “Chiunque di recente è stato vittima di una truffa con modalità analoghe, è invitato a contattare questi uffici al numero 0461/899749 –750”.