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Vaccino anti-influenzale: estesa la gratuità per molte categorie di persone

La decisione della Giunta. Segnana: "Fondamentale per facilitare la diagnosi"

Quella dell'autunno 2020 non sarà sicuramente una campagna di vaccinazione anti-influenzale normale. Non si esclude, infatti, un ritorno del contagio da coronavirus, per il quale ad oggi non esiste un vaccino, ma anche la semplice circolazione di entrambi i virus potrebbe creare non poche difficoltà sia a livllo diagnostico che di cura. 

La Giuta provinciale ha deciso di estendere le categorie di persone per le quali la vaccinazione è messa a disposizione gratuitamente. Sarà gratis per persone dai 60 anni di età, per i bambini tra 6 mesi e 6 anni, per i soggetti che corrono un rischio di complicanze fra cui le donne in gravidanza sia nel periodo pre che post partum, nonché per gli addetti ai servizi pubblici di primario interesse.

"Se da un lato l'obiettivo è raggiungere la copertura vaccinale del 75%, così come indicato dal Piano nazionale di Prevenzione vaccinale - commenta l'assessore provinciale alla Salute Stefania Segnana - dall'altro, poiché nella prossima stagione influenzale 2020-2021 non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, sappiamo che vaccinarsi contro l’influenza sarà fondamentale per per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, visti i sintomi simili tra Covid-19 e influenza".

Vaccino anti-influenzale: ecco per chi è gratis

Nel dettaglio, il vaccino antinfluenzale sarà offerto gratuitamente a:

  • soggetti di età pari o superiore a 60 anni (in precedenza era da 65 anni in poi);
  • bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni di età;
  • soggetti, a partire dai 6 mesi di vita, che per le loro condizioni personali corrono un maggior rischio di complicanze nel caso contraggano l'influenza, così come previsto dalle linee guida  sulla Prevenzione e il controllo dell'influenza per la stagione 2020-2021 del Ministero della salute; fra questi le donne in gravidanza per le quali, rispetto agli anni precedenti, la vaccinazione è stata estesa a tutto il periodo pre e post partum;
  • soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e alle seguenti categorie di lavoratori: medici e personale di assistenza, forze di polizia e vigili del fuoco, personale dei servizi socio-educativi, dei servizi dell'infanzia e della scuola, personale addetto al trasporto pubblico, personale in servizio presso la grande distribuzione e dettaglio di generi alimentari;
  • personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani ovvero allevatori, veterinari pubblici e liberi professionisti;
  • altre categorie socialmente utili che potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa.

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